IMPORTANTI PROVVEDIMENTI SUI  DIRITTI DELLE PERSONE COLPITE DA PATOLOGIE E/O DA DISABILITA’ CON AUTONOMIA LIMITATISSIMA O NULLA

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    Segnaliamo alcuni importanti provvedimenti che confermano il diritto pienamente e immediatamente esigibile alle cure socio-sanitarie domiciliari, semi-residenziali e residenziali degli anziani malati cronici non autosufficienti, delle persone con demenza senile, dei pazienti con rilevanti disturbi psichiatrici e autonomia molto limitata e dei soggetti con handicap intellettivo grave, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001 “Definizione dei livelli essenziali di assistenza” (Lea) - aggiornato con il Dpcm del 12 gennaio 2017 - le cui norme sono cogenti in base all’articolo 54 della legge 289/2002.

     Ricordiamo che il pieno e immediato diritto alle cure sanitarie e socio-sanitarie di tutti i cittadini italiani è sancito non solo dalla Costituzione ma anche dalla legge 833/1978 il cui articolo 2 stabilisce che il Servizio sanitario nazionale deve assicurare «la diagnosi e la cura degli eventi morbosi quali che ne siano le cause, la fenomenologia e la durata» e deve altresì provvedere «alla tutela della salute degli anziani, anche al fine di prevenire e di rimuovere le condizioni che possono concorrere alla loro emarginazione». Inoltre l’articolo 1 della stessa legge 833/1978 sanciva e sancisce che il Servizio sanitario nazionale deve fornire le prestazioni domiciliari e residenziali «senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l'eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio» sanitario nazionale.

     Occorre altresì tener presente che l'articolo 23 della Costituzione stabilisce che «nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge». Non avendo mai il Parlamento approvato norme per assegnare ai congiunti compiti affidati al Servizio sanitario resta confermato l'obbligo sopra riportato stabilito dalla legge 833/1978

     In merito alle somme richieste ai familiari, si veda l’articolo di Massimo Dogliotti, Magistrato della Corte di cassazione e Docente di diritto presso l’Università di Genova “Sul contributo chiesto ai parenti degli assistiti in tempi di crisi economica”, pubblicato sulla rivista “Famiglia e diritto”, n. 7, 2013. L’Autore affronta la questione dei contributi economici richiesti ai parenti degli assistiti alla luce della discutibile sentenza della Corte costituzionale n. 296, 2012 e sostiene l’illegittimità di alcune leggi regionali in materia. Si vedano anche le sentenze 12 e 13 più sotto riportate. 

     Per quanto concerne le eventuali minacce (da parte di operatori sanitari, socio-sanitari, ecc.) segnaliamo che la Corte di Cassazione, Sezione II, con la sentenza 89/182005 ha stabilito che «al fine del delitto di violenza privata non è richiesta una minaccia verbale o esplicita, essendo sufficiente un qualsiasi comportamento od atteggiamento sia verso il soggetto passivo sia verso altri, idoneo a incutere timore ed a suscitare la preoccupazione di subire un danno ingiusto, onde ottenere, mediante tale intimidazione, che il soggetto passivo sia indotto a fare, tollerare od omettere qualcosa». 

     In base all'articolo 28 della Costituzione «i funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili secondo le leggi penali, civili e amministrative degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli Enti pubblici». Pertanto, in presenza di prove (testimoni, scritti, ecc.), le persone interessate possono chiedere i danni subiti a seguito di informazioni false, ad esempio nei casi in cui medici o altri operatori abbiano affermato che le cure sanitarie o socio-sanitarie devono essere assicurate a cura e spese dei loro congiunti.

 

  

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Approfondimenti

Diritto di accesso
agli atti



Importante premessa ai ricorsi all'Autorita' giudiziaria


Servizio sanitario e Comuni sono obbligati a  garantire i LEA


Casi di ricoveri gratuiti in Rsa


Facsimili per richiedere prestazioni LEA (Centri diurni, ricoveri Rsa, comunità alloggio)



DIRITTO ALLE CURE
(video)



Sentenze di interesse


Norme precedenti alla 833/1978