Prospettive assistenziali, n. 71 bis, luglio - settembre 1985

 

 

INTERVENTO DI ACHILLE FRUÉ (1)

 

 

Prima di portare il saluto, sento il dovere di manifestare il mio rincrescimento a non avere potuto assistere a tutti i lavori di questo vostro importante Convegno di studi, perché trattenuto in una località del Trentino Alto Adige dalla nota sentenza del Consiglio di Stato che aveva pro­vocato un certo terremoto nella località in quan­to annullava le elezioni fatte nel 1983. Ieri, in­vece è arrivata la notizia che il Consiglio di Sta­to ha sospeso questa sua determinazione e per­ciò l'Assessore può proseguire il suo lavoro.

Dico subito che porto il saluto a questo vostro importante Convegno con molto calore; accanto al saluto dell'Assessore alla Cooperazione Tren­tino Alto Adige, porto anche il saluto del Presi­dente della Regione del Trentino Alto Adige. Questo convegno ritengo sia di particolare im­portanza per il momento nel quale viene a collo­carsi: l'oggetto del convegno «Enti locali e Coo­perazione nei servizi socio-assistenziali», penso che sia un argomento e un programma da svilup­pare ulteriormente nel tempo, proprio perché questa nostra società ha sempre maggiore bi­sogno di servizi sociali.

lo vengo dal Trentino dove esiste una tradi­zione cooperativistica a partire dal 1800; infatti in Trentino Alto Adige, composto da pochi abi­tanti (850.000 diffusi su un territorio montuoso e piuttosto differenziato) esistono ben 2.000 coo­perative che operano nei vari settori dei servizi. E la cooperativa di servizi sociali per la verità sta emergendo in questi ultimi anni. So che a questo vostro Convegno ha portato il suo con­tributo l'Assessore Grandi del Comune di Trento che ha anche illustrato le attività che in que­sto momento vengono svolte dal mondo coope­rativistico in particolare nel Trentino. Questo fa veramente piacere. Personalmente, sono pre­so un po' alla sprovvista e avrei desiderato po­tere partecipare a tutti i lavori.

Ho comunque avuto il piacere di arrivare al­meno all'ultima giornata di questo Convegno: ho sentito dalla lettura dei documenti che i lavori sono stati veramente impegnativi e che vi hanno partecipato attivamente molti gruppi presenti in questa sala.

Nel chiudere così brevemente queste parole di saluto, mi auguro che questi incontri promossi in questa occasione dalla Regione Piemonte e dalla Città e dalla Provincia di Torino, siano mol­to più diffusi nel nostro territorio, in particolare nelle zone montuose del Trentino e dell'Alto Adige come nell'intera nostra penisola, in modo che i servizi sociali vengano sempre maggior­mente sviluppati.

Vedo che alla base dei vostri documenti si sancisce di non tornare indietro con la privatiz­zazione dei servizi, e che gli Enti locali debbono assumersi il particolare impegno di operare all'interno di questa società veramente come Ente pubblico.

Sentivo dalle conclusioni dei gruppi di lavoro che all'interno di questa normativa non sono pre­visti particolari fondi per la preparazione profes­sionale degli operatori. Penso che questa sia ve­ramente una enorme carenza perché per poter operare concretamente all'interno di questa no­stra società è necessaria una specifica prepa­razione.

Concludo queste brevi parole di saluto con l'augurio che da questo Convegno possano na­scere frutti per una sempre migliore organizza­zione di questo importante settore.

 

 

(1) Assessore alla Cooperazione della Regione Trentino­Alto Adige. Intervento non corretto dall'Autore.

 

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