Prospettive assistenziali, n. 160, ottobre - dicembre 2007

 

 

Specchio nero

 

 

ALTRI GRAVI MALTRATTAMENTI INFLITTI A RICOVERATI INCAPACI DI AUTODIFENDERSI

 

Continua la già lunghissima serie di violenze su­bite da minori, persone con handicap e anziani non autosufficienti ricoverati presso istituti socio-sani­tari (1).

Questa situazione dovrebbe far riflettere tutti noi, in quanto possibili utenti di strutture residenziali nei casi di sopravvenuta nostra incapacità (2), tenendo anche conto che le situazioni emerse sono solo una minima perte della realtà.

Lamezia Terme. Come risulta da la Repubblica del 15 agosto 2007 «sono almeno quattro le degenti del reparto di psichiatria dell’ospedale di Lamezia Terme che avrebbero subito violenze sessuali ad opera di un medico e di due infermieri. Giovani donne tra i 20 e i 30 anni che invece di trovare un aiuto per la loro difficile condizione erano oggetti delle “morbose attenzioni” di chi avrebbe dovuto curarle. Ieri la Polizia di Stato ha posto fine ad una storia che andava avanti dal 2004» ed ha arrestato un medico e due infermieri.

Nuoro.  Secondo Avvenire del 18 agosto 2007 «maltrattavano gli ospiti della comunità protetta “Nuraghe Ruju” dell’Asl 3 di Nuoro a Macomer prendendoli continuamente a insulti, calci e schiaffi, rendendo il centro un vero e proprio lager. Per questo motivo i poliziotti del commissariato locale, in esecuzione di altrettante misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Oristano, hanno sospeso dal servizio 4 assistenti psichiatrici. Le indagini sono partite lo scorso 30 gennaio quando un cittadino ha segnalato al 113 che all’interno della comunità un assistente psichiatrico, visibilmente ubriaco, aveva aggredito un ospite con calci e pugni».

  None (Torino). Per poter scoprire gli abusi perpetrati nell’istituto San Giovanni di None (Torino), gestito dalla Fondazione Agape, gli investigatori hanno installato una telecamera nella stanza di degenza di una ricoverata ed hanno registrato (cfr. L’Eco del Chisone del 22 agosto 2007) «i maltrattamenti ai danni di una giovane ospite: spintoni, schiaffoni e maniere violente nel trattare una disabile trentaseienne affetta da una grave cerebropatia, autismo avanzato e insufficienza mentale». Spazzato via ogni dubbio dalle registrazioni effettuate «lunedì 13 agosto in manette sono finiti quattro inservienti».

 

 

NAPOLI dimentica PER STRADA 500 MINORI E DA 18 MESI GLI OPERATORI NON RICEVONO GLI STIPENDI

 

Come viene segnalato da Daniele Biella (3) «le strutture di accoglienza per minori di Napoli sono al collasso». Il motivo è molto semplice: da 18 mesi il Comune non provvede ai versamenti di sua competenza.

Lo denuncia Cesare Romano, portavoce di Sam Campania affermando che «siamo in credito con il Comune di almeno 100 milioni di euro» per cui «tremila persone non ricevono lo stipendio dall’aprile 2006».

Ne consegue che «i 500 minori a cui viene rivolto il servizio (…) di questo passo si troveranno per strada». Cesare Romano ha aggiunto che già 8 centri «sono stati costretti a chiudere».

Singolare l’affermazione di Giulio Riccio, Assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli: «Il ritardo nei pagamenti, che riconosco essere rilevante, nasce da difficoltà di cassa e dal rispetto della lista di priorità del bilancio».

Mentre non fornisce alcuna precisazione circa dette priorità, l’Assessore ha l’ardire di dichiarare quanto segue: «Alle strutture per minori chiedo di stringere i denti».

La gravissima situazione dei minori di Napoli è ancora più preoccupante ove si consideri che l’Amministrazione del capoluogo campano ha dichiarato ottobre 2007 «mese dei diritti dei minori».

Quindi oltre ai danni, anche le beffe.

 

 

PENSIONI DA FAME AGLI INABILI TOTALI ED ECCESSIVE EROGAZIONI ECONOMICHE AI PARLAMENTARI E AL PERSONALE DEL SENATO E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

 

Mentre le persone con handicap così gravi da non essere in grado di svolgere alcuna attività lavorativa e prive di altre risorse economiche ricevono, dallo Stato la pensione da fame di euro 253 al mese (4), con l’ormai abituale pretesto della carenza di mezzi economici, non solo sono elargiti notevoli privilegi ai parlamentari, ma anche stipendi d’oro al personale del Senato e della Camera dei Deputati.

 

Retribuzioni privilegiate

Gli undici barbieri della Camera dei Deputati, il cui mestiere non richiede una lunga e difficile preparazione professionale, ricevono ben 133 mila euro all’anno e quindi 35 mila in più dei magistrati delle Corti di appello che dopo 13 anni di anzianità ne percepiscono 98 mila (5).

I ragionieri di Montecitorio guadagnano «235 mila 560 euro lordi l’anno con 35 anni di anzianità» per cui il loro stipendio «supera quello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di circa 20 mila euro».

A loro volta i 60 stenografi del Senato «all’apice della carriera possono arrivare a guadagnare anche 253 mila e 700 euro lordi all’anno».

Ne consegue che il loro compenso «è mediamente più ricco di circa 50 mila euro rispetto a quello di un Ministro» (6).

Tuttavia in testa alla graduatoria ci sono i Segretari generali del Senato con 485 mila euro lordi all’anno e della Camera dei Deputati con 483 mila.

Anche l’età pensionabile «è molto vantaggiosa». Infatti «l’età media per i dipendenti del Senato è di 56 anni».

Inoltre va tenuto conto che i dipendenti e funzionari della Camera dei Deputai e del Senato sono ben 2.908.

 

I costosi privilegi dei Parlamentari (7)

Al netto delle ritenute fiscali e previdenziali ai Deputati sono erogate mensilmente le seguenti somme:

- indennità parlamentare                      euro   5.486

- diaria di soggiorno                               »     4.003

- spese per il Collegio                            »     4.190

- rimborso spese di trasporto (8)             »     3.320

- rimborso studi all’estero (9)                  »     3.100

- rimborso spese telefoniche (8)             »     3.098

Inoltre, aspetto assai oneroso e a nostro avviso assolutamente ingiustificato, ai Deputati viene versato un assegno mensile vitalizio (9): euro 2.371 se gli anni di mandato parlamentare sono cinque; 3.393 se sono dieci; 5.695 nel caso la durata sia stata di venti anni e 6.637 qualora gli anni siano trenta.

Allarmanti sono anche i dati concernenti il costo dei nostri Parlamentari europei che ammonta a euro 149. 215 per ciascuno dei 78 eletti, mentre gli importi dei rappresentanti degli altri Paesi sono notevolmente inferiori: Danimarca euro 69.768, Belgio 72.017, Grecia 73.850, Regno Unito 82.380, Irlanda 83.706, Germana 84.108, Austria 105.527 (10).

Infine segnaliamo la denuncia apparsa sul n. 35, 6 settembre 2007 de L’Espresso nell’articolo a firma Mario Lillo dal significativo titolo “Casa nostra”: «Ministri, Presidenti delle Camere, sindacalisti, politici attuali ed ex. Hanno acquistato attici e appartamenti da enti pubblici o da privati a prezzi di favore. Rendendo doppio il privilegio che spesso avevano come inquilini. Ecco nomi e cifre dell’ultimo scandalo immobiliare».

 

(1) Nell’articolo “Ancora violenze sugli assistiti anche per la mancanza di misure adeguate preventive”, pubblicato sullo scorso numero di questa rivista, sono segnalati tutti i casi riportati su Prospettive assistenziali fin dal primo numero del 1968.

(2) Cfr. “Se diventiamo non autosufficienti sono guai molto seri anche a causa del nostro disinteresse verso noi stessi”, Ibidem, n. 158, 2007.

(3) Daniele Biella, “Napoli dimentica per strada 500 minori”, Vita, 12 ottobre 2007.

(4) Cfr. l’editoriale del n. 159, 2007 di Prospettive assistenziali, “Basta con la pensione di fame (253 euro mensili) erogata alle persone inabili totali: un appello alle istituzioni e alle forze so­-ciali”.

(5) Cfr. Pierluigi Franz, “Stipendi d’oro nel Palazzo”, La Stampa, 17 agosto 2007.

(6) Ibidem.

(7) Cfr. Alessandro Barbero, “L’inefficienza dello Stato costa venti miliardi”, La Stampa, 17 luglio 2007. Nell’articolo viene altresì rilevato che lo Stato «per l’acquisto di “beni e servizi” spende ogni anno 117 miliardi di euro», mentre se i fornitori venissero pagati in misura corretta «il Governo avrebbe a disposizione 20 miliardi di euro all’anno in più», come è stato precisato dal Presidente dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, Luigi Giampaolino, dati confermati da una recente indagine del Ministero dell’economia e dell’Istat.

(8) Versate ogni tre mesi per il trasporto da e per l’aeroporto.

(9) Versamento annuale.

(10) Cfr. Fabrizio Tonello, “L’onorevole a peso d’oro”, Vita, 12 ottobre 2007.

 

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