Prospettive assistenziali, n. 144, ottobre-dicembre 2003

  

Editoriale

TRE IMPORTANTI INIZIATIVE: RICONOSCIUTO IL VOLONTARIATO INTRAFAMILIARE, SANCITI DIRITTI ESIGIBILI PER I CITTADINI Più DEBOLI, FORNITA UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE CURE SANITARIE dovute aGLI ANZIANI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI

 

 

Finalmente tre buone notizie!

1. Con un provvedimento, che riportiamo in questo numero, assunto in data 6 novembre 2003, il Cisap, Consorzio intercomunale dei servizi socio-assistenziali dei Comuni di Collegno e Grugliasco (Torino), ha riconosciuto la validità del volontariato intrafamiliare svolto dai congiunti nei riguardi di appartenenti alla loro famiglia aventi limitata o nulla autonomia a causa di gravi handicap di natura intellettiva. La decisione è stata presa a seguito dei positivi risultati conseguiti nel corso della sperimentazione condotta negli anni scorsi. Il riconoscimento del volontariato intrafamiliare, da noi promosso (1) riveste una notevole importanza, in quanto costituisce l’imprescindibile base di partenza e di sostegno dei servizi domiciliari sanitari e socio assistenziali (2). Infatti, l’accoglienza a casa propria di congiunti non autosufficienti a causa di malattie o di handicap invalidanti deve essere concretamente favorita, ma non deve mai provocare effetti negativi sia sotto il profilo economico, sia per quanto concerne l’eccessiva attribuzione di compiti (3). Sottolineiamo che il regolamento concernente il volontariato intrafamiliare prevede, altresì, un vero e proprio diritto esigibile alle relative prestazioni da parte di tutti i congiunti che intendono svolgere detta attività e che sono riconosciuti idonei dal Cisap (cfr. gli articoli 3 e 4 del regolamento).

2. Con un’altra deliberazione riguardante la “Relazione previsionale e programmatica per gli anni 2003, 2004 e 2005”, l’Assemblea consortile del Cisap in data 19 dicembre 2002 «al fine di evitare divaricazioni tra diritti proclamati e diritti effettivamente esigibili» ha stabilito che «rientrano nell’area della tutela del diritto all’assistenza sociale» le seguenti persone: «I minori in tutto o in parte privi delle indispensabili cure familiari, siano essi nati nel o fuori del matrimonio; i disabili intellettivi totalmente o gravemente privi di autonomia e senza alcun valido sostegno familiare; i soggetti colpiti da altri handicap, anche plurimi, che necessitano di aiuti specifici per poter acquistare la massima autonomia possibile nel rispetto del diritto all’autodeterminazione; gli anziani che non sono in grado di provvedere alle proprie esigenze di vita; le gestanti e madri in grave difficoltà personale alle quali va altresì fornita la necessaria consulenza psico sociale per il loro reinserimento e per il responsabile riconoscimento o non riconoscimento dei loro nati; le persone che vogliono uscire dalla schiavitù della prostituzione; i soggetti senza fissa dimora; gli altri individui che necessitano di prestazioni specifiche se si vuole evitare la loro emarginazione» (4). Alle suddette persone il Cisap si impegna di fornire i seguenti servizi e prestazioni: «Misure di contrasto della povertà e di sostegno al reddito e servizi di accompagnamento, con particolare riferimento alle persone senza fissa dimora; misure economiche per favorire la permanenza al domicilio e la maggiore autonomia ed indipendenza di vita possibili alle persone impossibilitate a compiere gli atti propri della vita quotidiana; interventi di sostegno per i minori in situazioni di disagio tramite sostegno del nucleo familiare di origine e l’inserimento presso famiglie, persone e strutture comunitarie di accoglienza di tipo familiare e per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; misure di sostegno delle responsabilità familiari per favorire l’armonizzazione del tempo di lavoro e di cura familiare; misure di sostegno alle donne in difficoltà per assicurare i benefici disposti dal regio decreto legge 798/1927, convertito dalla legge 2838/1928 e dalla legge 2277/1925 e loro successive modificazioni, integrazioni e norme attuative; interventi per la piena integrazione delle persone disabili ai sensi dell’art. 14 della legge 328/2000, e per l’inserimento dei soggetti di cui all’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992 nei centri diurni socio riabilitativi, nelle comunità alloggio di cui all’art. 10 della citata legge 104/1992 e nei servizi di comunità e di accoglienza per quelli privi di sostegno familiare, nonché erogazione delle prestazioni di sostituzione temporanea della famiglia; interventi per le persone anziane e disabili per favorire la permanenza al domicilio, per l’inserimento presso famiglie, persone e strutture comunitarie di accoglienza di tipo familiare, nonché per l’accoglienza e la socializzazione presso strutture residenziali e semi residenziali per coloro che, in ragione della elevata fragilità personale o di limitazione dell’autonomia, non siano assistibili a domicilio; prestazioni integrate di tipo socio-educativo per contrastare dipendenze da droghe, alcol e farmaci, favorendo interventi di natura preventiva, di recupero e reinserimento sociale; informazione e consulenza alle persone e alle famiglie per favorire la fruizione dei servizi e per promuovere iniziative di auto aiuto». Il provvedimento precisa, altresì, che «alle persone che in base alle loro condizioni rientrano nell’area della “tutela del diritto all’assistenza sociale” il Consorzio assicura, in ogni caso, le seguenti prestazioni: servizio sociale professionale e segretariato sociale per informazione e consulenza al singolo e ai nuclei familiari; interventi finalizzati ad affrontare situazioni di emergenza personali e familiari; assistenza domiciliare; strutture residenziali e semi residenziali per soggetti con fragilità sociali; centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere comunitario».

3. Allo scopo di fornire una informazione corretta ed esauriente ai suoi cittadini, il Comune di Gru­gliasco (Torino) ha pubblicato e diffuso in 20 mila copie l’opuscolo informativo (che con nostra spedizione a parte verrà inviato agli abbonati di Pro­spettive assistenziali) sui diritti dei malati cronici non autosufficienti, adulti e anziani, ad essere cu­ra­ti in ospedale o in casa di cura convenzionata quando non è possibile provvedere al proprio domicilio.

 

Alcune nostre considerazioni

Le iniziative del Cisap e del Comune di Gru­gliasco indicano che, se le istituzioni vogliono veramente tutelare le esigenze delle persone e dei nuclei familiari in difficoltà, i provvedimenti da assumere sono di estrema semplicità. Inoltre, essi possono essere approvati senza attendere l’emanazione delle norme relative ai livelli essenziali di assistenza sociale. Segnaliamo, inoltre, la validità delle informazioni scritte, i cui contenuti sono controllabili dai cittadini e dalle forze sociali: una iniziativa diversa dalle notizie verbali fornite quasi sempre dalle autorità e dagli operatori sociali, sulla cui correttezza non sono possibili verifiche di sorta. Per quanto riguarda i diritti riconosciuti dal Cisap nella Relazione previsionale e programmatica per gli anni 2003, 2004 e 2005, confidiamo che essi vengano confermati da una deliberazione che ne estende la validità oltre il triennio di cui sopra.

 

 

(1) Cfr. “Proposta di delibera sul volontariato intrafamiliare”, Prospettive assistenziali, n. 123, 1998 e “Seconda proposta di delibera sul volontariato intrafamiliare rivolto ai congiunti colpiti da malattie invalidanti a da non autosufficienza”, Ibidem,
n. 124, 1998.

(2) Ricordiamo nuovamente che il volontariato intrafamiliare è quello più diffuso è più valido.

(3) Si osservi che nel provvedimento in esame è stabilito il diritto alla frequenza dei centri diurni dei soggetti con handicap nei cui riguardi è attuato il volontariato intrafamiliare.

(4) Rileviamo che si tratta degli stessi soggetti elencati nell’emendamento presentato alla Camera dei Deputati dagli on. Novelli e Valpiana in merito alla allora proposta di legge sulla riforma dell’assistenza, emendamento che venne respinto dall’Assemblea in data 18 gennaio 2000. Cfr. M. G. Breda, D. Micucci, F. Santanera, La riforma dell’assistenza e dei servizi sociali - Analisi della legge 328/2000 e proposte attuative, Utet Libreria.

 

 

www.fondazionepromozionesociale.it