Prospettive assistenziali, n. 143, luglio-settembre 2003

 

 

CONTROLLI EFFETTUATI DAI NAS SULLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: ALTRE ALLARMANTI INFRAZIONI PENALI E AMMINISTRATIVE (1)

 

 

Mentre le istituzioni pubbliche e private, comprese le cooperative sociali, continuano a fornire all’opinione pubblica notizie rassicuranti sulle condizioni di vita degli anziani ricoverati in strutture residenziali, i Nas hanno accertato situazioni assai allarmanti.

Nel 2001 (cfr. la tabella allegata), su 778 strutture ispezionate in Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto, ne sono state riscontrate 242 non in regola: la percentuale è, dunque, del 31,11.

Nel 2002 c’è un aumento impressionante delle violazioni. Infatti, su 848 residenze controllate, quelle accertate come irregolari sono state ben 410. la percentuale sale, pertanto, a ben il 48,75: quasi una struttura su due!

Per quanto riguarda le violazioni delle vigenti disposizioni di legge, nel 2001 sono state accertate dai Nas infrazioni penali a carico di 126 strutture, mentre per 103 si tratta di illeciti amministrativi e per 13 residenze sono state accertate irregolarità di natura sia penale che amministrativa.

Nel 2002 le violazioni penali salgono a 286, quelle amministrative a 106 e 18 sono quelle miste per un totale di 410 infrazioni.

Ancora più sconvolgenti le risultanze emerse nel 2002 in merito al Piemonte: su 290 ispezioni effettuate, 161 (56%) sono state le strutture in cui sono state riscontrate irregolarità.

In particolare, le residenze in cui sono state accertate infrazioni penali ammontano a 137 (47% delle strutture ispezionate), mentre sono 10 le strutture in cui alle violazioni penali si aggiungono quelle amministrative; queste ultime, infine, sono state riscontrate in 14 istituti.

Per quanto riguarda gli elementi raccolti dai Nas nelle varie Regioni, emerge l’allarmante situazione risultante dalla tabella 1 a pagina seguente.

Risulta, quindi,  che ad numero impressionante di strutture sono state riscontrate dai Nas violazioni penali e amministrative. Per quanto riguarda la Lombardia e il Piemonte, nel 2002 è stato individuato un quantitativo di residenze in cui sono stati accertati illeciti addirittura superiori a quelle regolari!

Circa il Piemonte, vi è da notare che, come avevamo denunciato nel numero 141, “sono deplorevolmente scarsi i controlli svolti dalle Asl piemontesi nei riguardi dei presidi socio-assistenziali”. Ne consegue che attualmente – incredibile ma vero – la difesa delle esigenze e dei diritti degli anziani istituzionalizzati, nella stragrande maggioranza soggetti affetti da malattie croniche e da non autosufficienza, è assicurata soprattutto dai Carabinieri dei Nas e non dalle Asl e dai Comuni. Un altro devastante effetto della tanto osannata integrazione socio-sanitaria (2).

Nonostante l’estrema gravità della situazione, temiamo che i vari soloni che hanno negato ai vecchi malati le loro condizioni di malati, continueranno imperterriti a sostenere i fantasiosi “vantaggi” della primaria competenza attribuita al settore socio-assistenziale in materia di strutture in cui sono ricoverati i vecchi non autosufficienti.

Di seguito, riportiamo integralmente la relazione tenuta al convegno “ Case di riposo aperte: la qualità dei servizi nelle strutture socio-assistenziali”, svoltosi a Torino il 19 giugno 2003 dal Tenete Colonnello Fernando Bassetta, Comandante del Nucleo dei Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità (Nas).

 

 

Relazione del comandante dei nas

 

1. Introduzione

In Piemonte la legge regionale n. 37/1990 regolamenta la materia dei presidi socio-assistenziali. Dette strutture vengono ripartite in:

Residenze assistenziali (Ra): residenza collettiva di base di tipo alberghiero, senza specifici servizi di carattere assistenziale;

Residenze assistenziali flessibili (Raf): strutture o reparti destinati a fornire prestazioni ed assistenza a persone non autosufficienti che non necessitano di un’assistenza sanitaria continua;

Residenze sanitarie assistenziali (Rsa): strutture extra ospedaliere finalizzate a fornire accoglimento, prestazioni sanitarie, assistenziali e di recupero a persone anziane prevalentemente non autosufficienti che necessitano di assistenza continua e specialistica.

Lo stesso complesso normativo fissa gli standard minimi di personale che opera in predetti presidi con qualifica Adest (Assistente domiciliare e servizi tutelari), infermiere professionale, terapista della riabilitazione, in relazione alla tipologia del presidio socio-assistenziale, espressi in minuti di assistenza per ospite e successivamente tradotti in numero minimo di personale, per ciascuna qualifica, necessario per garantire la gestione del complesso, che deve fornire assistenza continuativa ventiquattro ore al giorno per tutti i giorni dell’anno.

In altre disposizioni regionali troviamo anche l’istituzione presso ciascuna Asl di apposite Commissioni con compiti di vigilanza ed istituzione dell’iter autorizzativo.

 

2. Cosa si controlla

Come già illustrato in altri analoghi incontri, il personale del Nas nel corso delle attività di controllo nel settore verifica:

– le condizioni strutturali e funzionali degli immobili che devono essere adeguate alle esigenze delle Ras - Raf - Rsa (ex legge regionale 37/1990 al cap. 2°);

– l’autorizzazione regionale al funzionamento (art. 27 legge regionale 37/1990), gli eventuali capitolati d’appalto, l’acquisto degli alimenti (particolare rilevante per i presidi convenzionati col Servizio sanitario nazionale);

– l’alimentazione e l’igiene degli ospiti;

– il personale preposto all’assistenza, che deve soddisfare i requisiti del cap. I della legge regionale 37/1990 e delibera della Giunta regionale 38-16335 del 29.6.1992 (Adest - infermieri - medici);

– i titoli professionali e competenze del personale preposto all’assistenza;

– i materiali della struttura.

 

3. Irregolarità più frequenti

Da una verifica dello stato dell’arte con i dati in nostro possesso, continuano ad essere rilevate e perseguite violazioni di carattere penale ed amministrativo che sinteticamente di seguito vengono riportate:

Penali:

– art. 605 codice penale: sequestro di persona;

– art. 591 codice penale: abbandono di persone affidate per motivi di custodia e cura;

– art. 590 codice penale: lesioni personali;

– art. 571 codice penale: maltrattamenti;

– art. 443 codice penale: somministrazione di medicinali guasti o imperfetti;

– art. 356 codice penale: frode in pubbliche forniture;

– art. 355 codice penale: inadempimento dei contratti;

– art. 348 codice penale: esercizio abusivo professione sanitaria (essenzialmente infermiere);

– art. 5 legge 283/1962: detenzione alimenti in cattivo stato di conservazione od alterati.

Amministrative:

– carenze igienico sanitarie laboratorio preparazione pasti e deposito alimenti nonché altre infrazioni contemplate nel decreto Presidente della Repubblica 327/1980 “Regolamento di esecuzione della legge 283/1962 n. 283 e successive modifiche in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande”;

– personale addetto manipolazione sostanze alimentari con libretto di idoneità sanitaria scaduta validità.

 

4. Comparazione ed analisi dati 2001/2002 circa risultati conseguiti

Nella Regione Piemonte, i Nas di Alessandria e Torino, nel 2001, hanno complessivamente effettuato 229 ispezioni delle quali 63 hanno evidenziato infrazioni di carattere penale e/o amministrativo, portando così a registrare un 28% di strutture con irregolarità, così suddivise:

– 47 con violazioni penali;

– 11 con violazioni amministrative;

  5 con violazioni penali ed amministrative.

Contestualmente sono state inoltrate alle Asl competenti tre proposte di chiusura ovvero richieste di adozione provvedimenti amministrativi (per idonea documentazione autorizzativa e mancato rispetto delle condizioni autorizzative), a fronte delle quali le Autorità destinatarie risulta abbiano adottato un solo provvedimento di chiusura, e per le rimanenti due unicamente misure prescrittive.

Nel 2002, invece, a fronte di un incremento del numero di ispezioni, pari a 290, le strutture che hanno evidenziato infrazioni di carattere penale e/o amministrativo sono risultate 161, registrando, purtroppo, un raddoppio della percentuale delle strutture irregolari dal 28% al 56%. Per 161 strutture irregolari sono state contestate le seguenti violazioni:

– 137 con carattere penale;

  14 con carattere amministrativo;

  10 con entrambe violazioni.

Contestualmente sono state inoltrate alle Asl competenti tre proposte di chiusura ovvero richieste di adozione provvedimenti amministrativi, a fronte delle quali le Autorità destinatarie non risulta abbiano adottato alcun provvedimento di chiusura, ma solo misure prescrittive.

Sintomatico è un caso verificatosi in Alessandria, dove il Nas competente, a conclusione di mirate indagini nei confronti di un locale presidio socio-assistenziale, con provvedimento dell’A. G., ha posto in vincolo giudiziario la struttura, per l’accertata grave situazione sanitaria.

Estendendo l’analisi dei risultati delle ispezioni effettuate anche nell’ambito delle Regioni Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli, rientranti nell’area giurisdizionale di questo Gruppo, emerge che i Nas di Alessandria e Torino eseguono da sempre un incisivo monitoraggio del settore poiché, come si può desumere dai dati statistici allegati, la Regione Piemonte registra un “trend” in percentuale superiore di irregolarità rispetto a quello delle altre Regioni, elemento che non deve essere comunque necessariamente associato alla qualità del servizio erogato che prescinde dall’attività di controllo posta in essere dai Carabinieri dei Nas che istituzionalmente sono preposti alla prevenzione e repressione dei reati e delle violazioni in genere per il loro status di Ispettori sanitari (vedasi legge istitutiva), di Ufficiali di politica giudiziaria e di pubblica sicurezza: i nostri dati ispettivi, infatti, hanno valenza per le Autorità preposte alla valutazione della “qualità” solo se uniti ad altri parametri specifici del settore socio-assistenziale.

 

5. Eventi di rilevanza

Si ritiene opportuno evidenziare in questa sede un fenomeno che sembra essere in fase evolutiva, sia nella Regione Piemonte che in altre Regioni del nord Italia, e cioè l’esistenza di strutture alberghiere destinate a case di riposo per anziani senza riconoscimento degli Enti regionali preposti al controllo (Nas Torino: verificata la presenza di persone non autosufficienti abbisognevoli di assistenza continuativa, ne richiedeva il trasferimento in altra idonea struttura agli Enti preposti - commissione vigilanza case di riposo Regione Piemonte - accertamenti in fase evolutiva).

Tale descritto fenomeno, posto in essere da personaggi privi di scrupoli, spesso di difficile individuazione, è oggetto di particolare attenzione dei Carabinieri dei Nas che sovente si confrontano con le diverse competenze delle Autorità preposte, per cui accade che per una struttura alberghiera, di fatto adibita a casa di riposo per anziani, sia l’Ente regionale che la Asl dichiarino la propria incompetenza, rimandando all’Autorità comunale, che aveva precedentemente autorizzato l’esercizio, e detta Autorità di contro dichiara la propria incompetenza per motivi diametralmente opposti alle prime. Si crea così una situazione di “stallo” che penalizza principalmente gli ospiti della struttura, lasciando ai gestori di continuare nelle loro attività non conforme alle finalità socio-assistenziali.

 

6. Considerazioni e conclusioni

In definitiva, alla luce dell’analisi statistica effettuata e nella considerazione del notevole aumento delle violazioni penali riscontrate (da complessive 47 registrate nel 2001 si è passati a ben 163 nel 2002), si ritiene che l’attività di vigilanza non abbia scoraggiato gli operatori del settore a proseguire in condotte illecite di particolare rilevanza, e ciò anche in ragione del fatto che le violazioni amministrative risultano essersi mantenute nel biennio in esame pressoché costanti.

Pertanto, nell’assicurare che i Nas continueranno ad effettuare una costante ed attenta attività di vigilanza, sarebbe auspicabile che tali controlli venissero supportati da più incisivi provvedimenti sanzionatori emessi dalle competenti Autorità a seguito di mirate richieste.

Analoga forma di collaborazione viene richiesta per contrastare il fenomeno delle strutture alberghiere di fatto trasformate in presidi socio-assistenziali, naturalmente con il coinvolgimento delle Autorità comunali territorialmente competenti.

 

 

(1)  Si vedano gli articoli “Comunicato stampa dei Nas sui controlli eseguiti in campo nazionale alle strutture ricettive per anziani”, Prospettive assistenziali, n. 136, 2001; “Secondo comunicato stampa dei Nas nelle strutture ricettive per anziani: nuove gravi infrazioni penali e amministrative”, Ibidem, n. 139, 2002; E. Brugnone, “Fatti illeciti in strutture ricettive per anziani e abbandono di ricoverati non autosufficienti: considerazioni sui due ultimi comunicati stampa dei Nas”, Ibidem, n. 140, 2002.

(2) Cfr. l’editoriale del n. 132, 2002 di Prospettive assistenziali, “Le inaccettabili iniziative concernenti gli adulti non autosufficienti colpiti da patologie invalidanti e le disastrose conseguenze dell’integrazione socio-sanitaria; occorre ripartire dalle esigenze e da diritti”.

 

 

 

 

 

Tabella 1

 

Attività                                                  Piemonte           Liguria      Lombardia          Veneto  Trentino A.A.      Friuli V.G.  Valle d’Aosta            Totale

                                                        2001  2002  2001  2002  2001  2002  2001  2002  2001  2002  2001  2002  2001  2002  2001  2002

Totale ispezioni                                  229    290      57      54    218    181    115      91      66      37      45    157      48      38    778    848

Strutture in regola                              166    129      42      29    120      71      91      55      61      23      10      93      46      38    536    438

Strutture irregolari                               63    161      15      25      98    110      24      36        5      14      35      64        2        0    242    410

Infrazioni penali - n. strutture              47    137        4        7      50      61      19      31        0        3        5      47        1        0    126    286

Infrazioni amministrative

n. strutture                                           11      14      10      16      42      45        4        4        5      10      30      17        1        0    103    106

Infrazioni penali e amministrative

n. strutture                                             5      10        1        2        6        4        1        1        0        1        0        0        0        0      13      18

Proposte chiusura                                 3        4        1        1        0        0        0        0        0        0        0        0        0        0        4        5

Chiusure                                                1        1        0        1        0        0        0        0        0        0        0        0        0        0        1        2

Totali violazioni penali                          47    163        5      40      65      68    136    194        0        3      47        5        1        0    301    473

Totali violazioni amministrative             16      17      12      23      80      62      19        9        5      10      17      30        2        0    151    151

 

 

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