Prospettive assistenziali, n. 143, luglio-settembre 2003

 

 

Notiziario dell’Unione per la tutela degli insufficienti mentali

 

 

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA UNICA (DSU) AI FINI ISEE (INDICATORE SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE)

 

Sempre più spesso viene richiesto dai Comuni o dai Consorzi (non da quelli più attenti e rispettosi delle leggi vigenti) alle persone, che frequentano un servizio diurno o sono ricoverate in una struttura residenziale, di compilare la Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) ai fini Isee (Indicatore situazione economica equivalente).

Ricordiamo che quando il richiedente il servizio è una persona riconosciuta handicappata in situazione di gravità (ai sensi della legge 104/1992, art. 3, comma 3) o si tratta di persona non autosufficiente ultrasessantacinquenne, l’unico reddito da prendere in considerazione per valutare la quota di partecipazione alla spesa è quello del richiedente (vedere l’art. 25 della legge 328/2000 e i decreti legislativi 109/1998 e 130/2000).

Pertanto nel caso che venga richiesta all’interessato o al suo tutore la Dsu, consigliamo di rispondere, con raccomandata R/R, utilizzando il fac-simile di risposta e allegando la dichiarazione sostitutiva di certificazione sotto riprodotta.

Per maggiori delucidazioni si può telefonare all’Utim (011.88.94.84) al mattino dalle 10 alle 12 (al martedì, giovedì e venerdì).

 

Fac-simile della risposta alla richiesta dsu ai fini isee

 

Al (Comune, Consorzio o Asl) ____________

e p. c. all’Utim - Via Artisti, 36 - 10124  Torino  (To)

 

__  sottoscritt_  ____________________________________

nat_  a _______________________________________   (___)

il _________________________________________________

residente a ___________________________________  (___)

in ________________________________________________

considerato che quando si tratta di persona riconosciuta, ai sensi della legge n. 104/1992 art. 3, handicappata in situazione di gravità o è una persona ultra sessantacinquenne non autosufficiente, la situazione economica di cui tenere conto, ai fini di una eventuale compartecipazione ai costi, è esclusivamente quella del dichiarante (come previsto dall’art. 25 della legge 328/2000 e dai decreti legislativi 109/1998 e 130/2000) in luogo della dichiarazione sostitutiva unica, invia, in allegato, una dichiarazione con la quale si provvede ad autocertificare la situazione reddituale dell’interessato.

 

Data ___________________

 

Il dichiarante (o il tutore)

_______________________

 

 

Fac-simile della dichiarazione sostitutiva di certificazione

 

(Art. 2 della legge 4 gennaio 1968 n. 15, art. 3, comma 10 della legge 15 maggio 1997 n. 127 e art. 1 Dpr 20 ottobre 1998 n. 403)

 

__  sottoscritt_  ___________ nat_  a ___________ il _____ residente a ___________ in ___________ consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere e falsità negli atti richiamate dall’art. 26 della legge 4 gennaio 1968 n. 15, dichiara ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 della legge 328/2000 e dei decreti legislativi 109/1998 e 130/2000

1) che il proprio reddito è costituito dalla sola pensione di invalidità civile il cui importo è pari ad euro 234,23 mensili (comprensivi della maggiorazione prevista dalla legge 388/2000) per 13 mensilità;

2) che è titolare di indennità di accompagnamento pari ad euro 431,19 mensili per 12 mensilità;

3) ______________  (Indicare eventuali altri redditi: pensioni di reversibilità, immobili, ecc.).

 

Data ___________

Il dichiarante (o il tutore)

_______________________

 

La presente dichiarazione non necessita dell’autenticazione della firma e sostituisce a tutti gli effetti le normali certificazioni richieste o destinate ad una pubblica amministrazione o ad un concessionario o gestore di pubblico servizio.

 

 

 

RIFINANZIATI  I SERVIZI ASSISTENZIALI PER LE PERSONE CON HANDICAP

 

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’Assessore all’assistenza Mariangela Cotto, a seguito delle varie iniziative messe in campo dal Csa nei mesi precedenti, ha emanato la delibera n. 60-9690 del 16 giugno 2003 con la quale ha stanziato 7 milioni e mezzo di euro per finanziare progetti per acquisto, ristrutturazione, nuova costruzione, manutenzione straordinaria, fornitura di arredi ed attrezzature di comunità alloggio e centri diurni.

Ciò dimostra, ancora una volta, che se si sa individuare un giusto obiettivo e lo si persegue con continuità anche il risultato, pur non essendo sempre certo, in molti casi può essere raggiunto.

Ora diventa importantissimo che le associazioni nel cui territorio non hanno ancora comunità alloggio e centri diurni, o li hanno in numero insufficiente, si attivino presso i sindaci ed i responsabili dei consorzi perché chiedano i finanziamenti.

 

 

www.fondazionepromozionesociale.it