Prospettive assistenziali, n. 132, ottobre-dicembre 2000

 

 

Concorso del comune di torino per l’assunzione di 45 lavoratori con handicap intellettivo, fisico o sensoriale

Emanuela buffa *

 

 

Il 25 settembre 2000 il Consiglio comunale di Torino ha deliberato la stipula di una convenzione con la Provincia di Torino, competente in materia di collocamento al lavoro, per l’avvio di tirocini formativi finalizzati all’assunzione nei propri ruoli di 45 lavoratori disoccupati portatori di handicap intellettivo, fisico o sensoriale (ipovedenti) (1).

 Al momento della relazione di questo articolo, la Provincia non ha ancora ratificato tale convenzione e noi ci auguriamo vivamente che ciò avvenga al più presto. Siamo convinti che la convenzione proposta dal Comune di Torino avrebbe potuto contenere degli elementi ancora più tutelanti il diritto al lavoro dei disabili secondo la legge 68/1999, ma siamo altresì convinti che ulteriori aggiustamenti si potranno fare in corso d’opera. Ad esempio, occorrerà che tra i criteri per stabilire la graduatoria degli aventi diritto sia compresa la data di iscrizione nelle liste del collocamento obbligatorio in modo che, a parità di titoli, venga data una risposta lavorativa alle persone da più tempo disoccupate.

Inoltre sarà utile prevedere differenti modalità di formazione e tutoraggio a seconda delle necessità dei singoli lavoratori selezionati in modo che non si disperdano inutilmente risorse per formare persone che magari non ne hanno bisogno o necessitano solo di poche ore di riqualificazione o di rimotivazione (può essere il caso di disabili fisici). Per altri invece, e penso in particolare agli handicappati intellettivi, possono essere necessarie un maggior numero di ore di formazione o interventi più specifici.  

Tale atto è stato possibile in quanto la nuova legge 68/1999 sul “Diritto al lavoro dei disabili” ha introdotto il principio del collocamento mirato anche per quanto riguarda le assunzioni a cui sono tenute le pubbliche amministrazioni: grazie all’art.11 comma 1 il Comune ha potuto utilizzare lo strumento della convenzione con la Provincia e, in base al comma 2 dello stesso articolo, ha deciso di utilizzare la modalità del tirocinio con finalità formative propedeutiche all’ingresso dei disabili, scelti attraverso un bando di concorso, all’interno delle postazioni lavorative.

La metodologia scelta ricalca quella già utilizzata in occasione di una precedente tornata di assunzioni di lavoratori handicappati intellettivi all’interno del Comune, metodologia di cui abbiamo parlato in un precedente articolo (2) e che si è rivelata vincente per la qualità della formazione e per la conseguente soddisfazione sia da parte del datore di lavoro che dei disabili stessi.

I tirocini avranno la durata di 500/600 ore a seconda dei singoli progetti e potranno essere attuati attraverso specifici corsi di formazione professionale richiesti alla Regione Piemonte: saranno avviati in tirocinio 10 persone in più rispetto alle effettive esigenze al fine di poter sopperire con personale già preparato laddove qualche candidato titolare rinunciasse o non superasse l’idoneità alle mansioni.

Come abbiamo già avuto modo di osservare, il prevedere a priori una metodologia di formazione uguale per tutti non ci sembra del tutto funzionale con gli obiettivi del collocamento mirato; riconosciamo comunque l’esigenza del Comune di fare una programmazione di massima in modo da richiedere i corsi di formazione alla Regione Piemonte per non trovarsi impreparato nel momento in cui ci sarà la necessità di partire con i tirocini e con la formazione.

Tutti i corsisti riceveranno un incentivo pari a 4.000 lire orarie, avranno un tutor di riferimento con compiti di accompagnamento, verifica e valutazione del raggiungimento degli obiettivi indicati. Anche a questo proposito auspichiamo che si faccia un’attenta analisi delle esigenze dei singoli in modo da rispondere in modo mirato e non in base a schemi predefiniti.

Al Sil (Servizio inserimento lavorativo) del Comune di Torino spetterà il compito di monitorare l’andamento dei singoli progetti e coordinare le attività formative ed educative.

I destinatari di questo progetto di assunzioni sono:

– 35 persone con handicap fisico (minimo 46% per un progetto e minimo 67% per altri due progetti) e sensoriale lieve (ipovedenti);

– 10 persone con handicap intellettivo (minimo 46%).

Il numero degli handicappati intellettivi è di molto inferiore a quello dei fisici in quanto un concorso riservato a loro si è appena concluso ed ha portato all’assunzione, agli inizi del 2000, di 24 persone.

L’assunzione prevede il contratto a tempo parziale e differenti qualifiche a seconda dei vari profili che nello specifico sono:

– “esecutore d’ufficio con mansioni di addetto ai videoterminali e al caricamento dati” (4ª qualifica funzionale);

– “istruttore amministrativo” (6ª qualifica funzio­nale).

Finalmente si incomincia a capire che anche le persone con un handicap intellettivo sono in grado di svolgere mansioni non solo manuali e di basso profilo, ma possono aspirare a posti e a livelli più qualificati!

 Fondamentale è l’impegno del Comune di Torino (chiaramente espresso in delibera) a procedere con una successiva analoga convenzione per il totale adempimento dell’obbligo, appena terminate le procedure di assunzione di queste 45 persone. Tali prossime assunzioni dovranno tener conto soprattutto dei soggetti residenti in Torino primi in graduatoria nelle liste del collocamento obbligatorio dopo un’attenta analisi di accertamento delle loro capacità e soprattutto intenzionalità al lavoro e prevedere per loro momenti di formazione o di riqualificazione, laddove necessario. Un appunto che ci sentiamo di fare a questo proposito, e su cui forse la Provincia potrebbe fare anch’essa obiezioni, riguarda la mancanza di una tempistica che precisi l’arco di tempo in cui verranno fatte queste ultime assunzioni a copertura dei posti riservati.

Un simile modo di procedere risponde, secondo noi, agli atti d’indirizzo deliberati dalla Provincia di Torino per gestire la fase di transizione in attesa che siano attuati tutti gli adempimenti di legge e siano operanti tutti gli organismi collegiali previsti dalla legge 68/1999. Ricordiamo che parte integrante di tale delibera della Giunta provinciale è il protocollo d’intesa firmato da quasi tutte le associazioni di disabili del territorio, le quali concordano con gli atti d’indirizzo della Provincia e dovranno essere consultate prima della definizione degli indirizzi sulle convenzioni tipo/quadro successive a questa prima convenzione transitoria (3). 

In un momento in cui tutte le aziende, vista la possibilità della chiamata nominativa, fanno a gara per accaparrarsi i soggetti con handicap più abili e nessuno si sta facendo carico di avviare le persone che necessitano di un collocamento mirato perché mancano gli atti ed i fondi necessari, l’impegno del Comune di Torino di dare una risposta lavorativa concreta a persone oggettivamente più difficili da collocare sul mercato del lavoro ci sembra encomiabile e da non sottovalutare.

Ci piace a questo proposito pensare che una parte di merito in tutto ciò possa essere attribuito anche alle nostre associazioni che in tutti questi anni non hanno mai smesso di fare  pressioni a questa amministrazione affinché tutelasse il diritto al lavoro delle categorie più svantaggiate come appunto sono le persone con handicap intellettivo o fisico grave.

Uno degli ultimi atti conseguenti la nostra opera di sensibilizzazione è stato il rinnovo dell’impegno del Comune a farsi concretamente carico del “problema lavoro” per queste persone, impegno assunto attraverso la mozione del 29 maggio 2000 (4).

Il precedente atto in questa direzione risaliva al maggio 1994 quando la città di Torino, con un ordine del giorno ormai storico, aveva assunto nei confronti delle persone con handicap intellettivo (5) tutta una serie di impegni, quasi tutti portati a compimento. Ci sembrava giunto il momento di rinnovare il patto e di porre le basi per gli impegni futuri.

 In questa mozione si è deciso di inserire, tra le categorie di persone che necessitano di interventi e sostegni più mirati, gli ipovedenti, persone che, a causa della loro minorazione che lascia un residuo visivo  tale da non renderli totalmente privi della vista, ma comunque non in grado di poter essere avviati al lavoro senza un idoneo aiuto, non trovano, all’interno della legge 68/1999  le stesse tutele degli altri disabili sensoriali (ad esempio i ciechi totali sono ancora tutelati da diverse leggi come la  594/1957 e successive modificazioni, la  686/1961, la  403/1971, la  29/1994 e la  270/1982).

Anche per loro, quindi, così come per le persone con handicap intellettivo e fisico con limitata autonomia, si dovranno pensare percorsi di avvio al lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato gestiti dal Sil del Comune di Torino dopo l’accordo, che dovrebbe ormai essere imminente, con i centri per l’impiego della Provincia per la gestione del collocamento mirato.

Come associazioni plaudiamo quindi a questo impegno del Comune, ma contemporaneamente siamo preoccupati per la lentezza con cui la legge 68/1999 sta andando a regime: sia a livello nazionale che regionale e provinciale molti adempimenti sono ancora incompleti e questo fatto  non favorisce certo le assunzioni all’interno delle aziende, anzi costituisce un alibi per non assumere con in più la certezza di non essere sanzionati.

Ci auguriamo quindi che almeno gli Enti locali, anch’essi tenuti agli obblighi della legge 68/1999, diano il via alle procedure per le assunzioni, possibilmente tramite concorso, delle persone con maggiori difficoltà di collocazione lavorativa seguendo, perché no?, l’esempio del Comune di Torino.

 

Convenzione con la provincia di torino per l’avvio di tirocini formativi finalizzati all’assunzione di n.  45 lavoratori portatori di handicap intellettivo fisico e sensoriale (ipovedenti) ai sensi dell’art. 11 comma 1 legge 68/99. Spesa prevista L. 160.000.000 = euro 82.633,10 (**).

 

Da anni la Città di Torino è impegnata nel dare un’opportunità lavorativa a fasce di popolazione particolarmente svantaggiate e molto spesso escluse dal mercato del lavoro.

A seguito della legge 68 del 12 marzo 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e successivi decreti attuativi, che ha riformato la disciplina dell’inserimento al lavoro dei disabili ed introdotto il principio guida del collocamento mirato anche in materia di assunzioni obbligatorie presso le pubbliche amministrazioni, la Città di Torino in ottemperanza alla suddetta legge intende impegnarsi a deliberare l’assunzione nell’organico comunale di persone con handicap intellettivo e fisico con particolare riguardo a questi ultimi.

Per l’avvio del programma di assunzione, al fine di adempiere l’obbligo relativo alla percentuale di disabili previsti dalla legge citata come previsto dall’art. 11 della legge 68/99 comma 1, si è individuato lo strumento della convenzione con la Provincia di Torino.

La convenzione proposta, prevede l’avvio di percorsi di tirocinio in postazioni scelte in modo mirato e l’assunzione, entro l’anno 2001, dei candidati che avranno svolto il tirocinio ed il contestuale corso di formazione con esito positivo.

Occorre pertanto procedere alla stipula della suddetta convenzione per l’avvio di n. 45 tirocini finalizzati all’assunzione a tempo indeterminato, con contratto part-time, di n. 20 disabili fisici e sensoriali ipovedenti nel ruolo di istruttore amministrativo categoria C1 (ex 6ª qualifica Dpr 347/1983), e n. 15 disabili fisici e n. 10 disabili intellettivi nel ruolo di esecutore d’ufficio categoria B1 (ex 4ª qualifica Dpr 347/1983).

I candidati verranno individuati a seguito di bando pubblico. Per ogni progetto, apposite commissioni valuteranno i requisiti previsti dai bandi e predisporranno la graduatoria secondo l’ordine di iscrizione all’ufficio di collocamento obbligatorio di Torino.

I tirocini avranno la durata di 500/600 ore e coinvolgeranno n. 55 soggetti di cui n. 45 potenziali titolari e n. 10 riserve, individuate secondo l’ordine della graduatoria in modo da consentire eventuali sostituzioni.

Sia i candidati che le riserve beneficeranno di un incentivo pari a L. 4.000 orarie per una media di 18/25 ore settimanali per 6/8 mesi a seconda del progetto. La spesa prevista è di Lire 148.000.000 = Euro 76.435,62 comprensiva di materiale di consumo, trasporto operatori, pubblicizzazione iniziativa, ecc. La frequenza ai corsi è obbligatoria. Verranno effettuate, ad inizio del percorso, visite mediche, per l’accertamento dell’idoneità alla mansione presso i servizi di medicina legale delle aziende sanitarie competenti, spesa prevista per n. 55 tirocinanti, lire 7.000.000 = Euro 3.615,20. La mancanza di idoneità alla mansione comporta l’esclusione dalla graduatoria. La spesa prevista per le assicurazioni RC ed Inail, che saranno a totale carico del Comune, è di lire 5.000.000 = Euro 2.582,28.

Ad assunzioni avvenute si procederà ad analoga convenzione per il totale adempimento dell’obbligo di cui alla legge 68/1999 tenendo conto anche dei soggetti, residenti in Torino, primi in graduatoria nella lista del collocamento obbligatorio previo accertamento delle capacità e di intenzionalità al lavoro e successiva formazione alle mansioni da svolgere.

Allegato 1

La convenzione allegata, oggetto del presente provvedimento, è parte integrante dello stesso.

Tutto ciò premesso,

La Giunta comunale

Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142 sull’ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l’altro, all’art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli comunali;

Dato atto che i pareri di cui all’art. 53 della legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni, sono:

favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell’atto;

favorevole sulla regolarità contabile;

Visto il D.L. 332/1994, convertito con modificazioni con la Legge 474/1994;

Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;

Con voti unanimi, espressi in forma palese;

propone al consiglio comunale

1) di approvare la convenzione con la Provincia di Torino che qui integralmente si richiama;

2) di riservare a successiva determinazione dirigenziale l’avvio dei suddetti tirocini e dell’impegno di spesa massima prevista di L. 160.000.000 = Euro 82.633,10 al lordo delle ritenute di legge e degli oneri a carico della Città, se dovuti;

3) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 47, 3° comma, della legge 8 giugno 1990, n. 142.

La delibera è stata approvata all’unanimità.

 

Allegato 2

 

Convenzione tra il comune

e la provincia di torino

 

Tra la Città di Torino e la Provincia di Torino:

• vista la legge 68 del 12 marzo 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e successivi decreti attuativi, che ha riformato la disciplina dell’inserimento al lavoro dei disabili ed introdotto il principio guida del collocamento mirato anche in materia di assunzioni obbligatorie presso le pubbliche amministrazioni;

• considerato l’art. 11 comma 1 della suindicata legge che prevede la stipula di convenzioni fra gli uffici competenti ed i datori di lavoro volte a determinare un programma di assunzione di disabili;

• visti il decreto legislativo n. 469 del 23 dicembre 1997 e la legge regionale n. 41 del 14 dicembre 1998 che individuano le funzioni ed i compiti in materia di mercato del lavoro attribuiti alle Province tra cui, in particolare, le funzioni relative al collocamento obbligatorio;

• vista la deliberazione del Consiglio provinciale di Torino n. 577 - 26975/1999 del 24 marzo 1999 esecutiva ai sensi di legge, con cui sono stati determinati i criteri generali per l’organizzazione del servizio provinciale per la gestione del mercato del lavoro;

• vista la deliberazione della Giunta provinciale del 5 aprile 2000 n. 282 - 79693/2000 avente per oggetto: “Indirizzi per l’attuazione delle norme per il diritto al lavoro dei disabili di cui alla legge 12 marzo 1999 n. 68”, si stipula e conviene quanto segue:

La Città di Torino intende assumere nei propri organici, con contratto a tempo parziale al 50%,

– nel profilo di esecutore d’ufficio categoria B1 del contratto nazionale di lavoro enti locali (già 4ª qualifica del Dpr 347/1983) con mansioni di “Addetto ai videoterminali - Caricamento dati:

• 15 persone con handicap fisico (Progetto 2000/2001: Sub-Progetto “A”);

• 10 persone con handicap intellettivo (Progetto 2000/2001: Sub-Progetto “B”);

– nel profilo di istruttore amministrativo categoria C1 del contratto nazionale di lavoro enti locali (già 6ª qualifica del Dpr 347/1983):

• 10 persone con handicap fisico o sensoriale lieve ipovedente (Progetto 2000/2001: Sub-Progetto “C”);

• 10 persone con handicap fisico (Progetto 2000/2001: Sub-Progetto “D”).

Tale scelta è motivata dalla volontà di dare un’opportunità lavorativa a fasce di popolazione particolarmente svantaggiate e spesso escluse dal mercato del lavoro e per le quali il collocamento mirato, come previsto dall’art. 2 della legge 68/1999, diviene requisito fondamentale per una reale integrazione lavorativa.

La civica amministrazione provvederà a dare adeguata pubblicità all’iniziativa mediante appositi bandi pubblici. I requisiti per l’ammissione sono:

1. residenza nel Comune di Torino alla data del bando;

2. iscrizione nella lista degli invalidi civili (collocamento obbligatorio);

3. disponibilità ad effettuare turni nell’ambito dell’orario di lavoro degli uffici compreso il sabato.

Inoltre:

• per il bando “Progetto 2000/2001: Sub-Proget-to A”:

– età: dai 18 anni

– invalidità: dal 67% handicap di tipo fisico

– titolo di studio: licenza scuola media inferiore

– formazione professionale: qualifica di addetto ai lavori di ufficio effettuata presso agenzie formative riconosciute dalla Regione Piemonte o percorsi formativi promossi dal Comune di Torino o percorsi di studio equipollenti, certificati, di almeno 300 ore;

• per il bando “Progetto 2000/2001: Sub-Proget-to B”:

– età: dai 18 anni

– invalidità: dal 46% handicap di tipo intellettivo

– titolo di studio: licenza scuola media inferiore

– formazione professionale: qualifica di addetto ai lavori d’ufficio con uso del computer (corsi professionali); o qualifica attinente ai lavori d’ufficio (triennio scuola media superiore); o attestato di frequenza a corsi integrati di addetto ai lavori d’ufficio, a corsi prelavorativi, al triennio della scuola media superiore, più corso di formazione al lavoro di almeno 500 ore. In ogni caso, la certificazione deve comprendere la conoscenza degli elementi di base per l’utilizzo del computer: sistema operativo Windows e programma Word;

• per il bando “Progetto 2000/2001: Sub-Proget-to C”:

– età: dai 18 anni

– invalidità: dal 46% handicap di tipo fisico o sensoriale lieve (ipovedente)

– titolo di studio: diploma di ragioneria o perito aziendale o diploma equipollente

– formazione professionale: certificazione di corsi di informatica di base (della durata di almeno 30 ore ciascuno);

• per il bando “Progetto 2000/2001: Sub-Proget-to D”:

– età: dai 18 anni

– invalidità: dal 67% handicap di tipo fisico

– titolo di studio: diploma scuola media superiore

– formazione professionale: certificazione di corsi di informatica di base della durata di almeno 30 ore ciascuno).

La civica amministrazione nominerà, per ogni bando, un’apposita Commissione per la valutazione dei requisiti e predisporrà le graduatorie sulla base del punteggio risultante dalla graduatoria di iscrizione al collocamento obbligatorio.

A parità di punteggio sarà data precedenza a soggetti inseriti in comunità residenziali pubbliche con retta a carico del Comune di Torino o, in subordine, a soggetti beneficiari di assistenza economica al minimo vitale, come da certificazione del servizio sociale di competenza.

In ogni sub-progetto, ai potenziali titolari, verranno affiancate in ordine di graduatoria, riserve in numero adeguato in modo da consentire le assunzioni previste al termine del percorso, anche in caso di rinuncia o di non idoneità alle mansioni da parte di corsisti “titolari”.

I progetti, predisposti dal Servizio inserimenti lavorativi del settore lavoro in collaborazione con il Servizio centrale risorse umane, prevedono tirocini formativi finalizzati all’assunzione della durata di 500/600 ore, in base ai target, articolati secondo i progetti allegati che costituiscono parte integrante della convenzione.

Gli stessi, indicativamente, avranno inizio nel gennaio/febbraio del 2001 e termineranno nell’ottobre dello stesso anno.

I disabili ammessi ai tirocini formativi, usufruiranno di un incentivo pari a L. 4.000 orarie erogato dal Comune di Torino. Anche i disabili ammessi in qualità di “riserva” usufruiranno di incentivo formativo e di quanto previsto nel progetto.

La frequenza al tirocinio formativo è obbligatoria.

I tirocini formativi che potrebbero attuarsi anche attraverso corsi di formazione professionale richiesti in piano corsi alla Regione Piemonte, sono finalizzati a:

• osservare le attitudini, le capacità e le motivazioni di ogni singolo soggetto;

• valutare l’autonomia e la capacità di relazione e di integrazione;

• orientare alla figura professionale;

• apprendere le specifiche attività che i profili professionali comportano, compreso l’utilizzo di attrezzature e macchinari propri delle attività stesse.

Ogni soggetto avviato in tirocinio, verrà seguito da un tutor di riferimento con compiti di accompagnamento, verifica e valutazione del raggiungimento degli obiettivi indicati.

Verrà altresì individuato, all’interno dell’unità operativa che ospiterà il tirocinio, il nominativo di un referente aziendale incaricato di favorire l’inserimento del tirocinante nell’ambito lavorativo.

Il Sil, Servizio inserimento lavorativo, avrà il compito di monitorare l’andamento dei singoli progetti, coordinare le attività formative ed educative.

L’individuazione delle postazioni di tirocinio verrà effettuata dal Servizio centrale risorse umane in collaborazione col Sil a seguito di accordi specifici con le diverse Divisioni e Servizi centrali per determinare sedi adatte ed accessibili ed, eventualmente, variarle qualora il primo abbinamento non risulti adeguato.

Al termine del tirocinio, che si concluderà massimo entro ottobre 2001, in base alla graduatoria, per i soggetti dichiarati idonei alla mansione lavorativa, la civica amministrazione provvederà all’assunzione nominativa a tempo indeterminato nelle categorie B1 (ex 4ª qualifica) e C1 (ex 6ª qualifica).

Alla fine di tale percorso, verrà attivata analoga convenzione per il totale adempimento all’obbligo della legge 68/1999 attraverso ulteriori progetti di inserimento mirato che tengano conto anche dei soggetti disabili, residenti in Torino, primi in graduatoria nella lista del collocamento obbligatorio previo accertamento delle capacità di intenzionalità al lavoro e successiva formazione alle mansioni da svolgere nell’ambito dei ruoli del Comune di Torino.

Il Servizio lavoro della Provincia di Torino, durante il periodo di validità della convenzione, ovvero per gli anni 2000/2001:

1. non procederà ad avviamenti d’ufficio numerici di soggetti appartenenti a categorie protette;

2. non darà applicazione al regime sanzionatorio di cui all’art. 15 comma 4 della legge medesima risultando il Comune di Torino adempiente alle disposizioni della legge 68/1999.

 

 

* Coordinatrice del G.G.L. “Gruppo Genitori per il diritto al lavoro delle persone con handicap intellettivo”.

(1) Il testo della delibera e la convenzione allegata che ne fa parte integrante sono pubblicati di seguito (allegato 1 e 2).

(2) E. Buffa, Lavorare in sinergia: un’esperienza di collocamento mirato di soggetti con handicap intellettivo, in Prospettive assistenziali, n.128, ottobre-dicembre 1999.

(3) Cfr. M.G. Breda, Prime valutazioni della legge 68/1999 concernente il collocamento al lavoro delle persone con handicap, Prospettive  assistenziali, n. 131, luglio-settembre 2000.

(4) Ibidem.

(5) Cfr. Un ordine del giorno  del Consiglio comunale di Torino sull’inserimento  lavorativo degli handicappati, Prospettive assistenziali, n. 106, aprile-giugno 1994.

   (**) Deliberazione del Consiglio comunale di Torino del 10 agosto 2000.

 

 

www.fondazionepromozionesociale.it