Prospettive assistenziali, n. 114, aprile-giugno 1996

 

 

Specchio nero

 

 

ELEMOSINA E DIRITTI

 

Gli handicappati e i malati sono cittadini aventi dei diritti? La Costituzione italiana si applica an­che nei loro confronti? Sembrerebbe di no dopo aver assistito alla nuova edizione di Telethon. Purtroppo non è l'unico esempio di sollecitazio­ne di un po' d'elemosina.

La Federazione delle Associazioni italiane spi­na bifida e idrocefalo chiede quattrini per «la realizzazione o il completamento di alcuni centri spina bifida nelle principali regioni italiane».

A sua volta l'Associazione italiana famiglie ammalati psichici sollecita contributi per aprire «nel cuore di Milano un centro di riabilitazione con tecniche avanzate per giovani psicotici».

II Tribunale per i diritti del malato - Movimento federativo democratico «ha bisogno di fax, di fo­tocopiatrici, di soldi» (1).

Anche l'Opera S. Francesco per i poveri vuole denaro per «aiutare chi, nella modernissima città di Milano, soffre ancora per la fame e il freddo».

A "Maurizio Costanzo show" (cfr. L'Unità del 27 aprile 1995) vi è stato addirittura chi ha pro­posto il panino della solidarietà: «Chi entra in un negozio a comprare il pane paga anche due, tre panini in più. Quanto può. Lo scontrino relativo a quella merce, che il cliente non ritira, viene mes­so in un cestino a disposizione di chi ha bisogno di pane e non ha soldi per pagarselo».

Singolare la posizione di Biagio Conte, fonda­tore della "Missione di speranza e carità" di Pa­lermo che rifiuta ogni sovvenzione pubblica e si rivolge esclusivamente al buon cuore dei cittadi­ni per fornire ogni giorno vitto e alloggio a circa 80 "fratelli ultimi" e per altri aiuti ai bisognosi.

 

 

COMPORTAMENTO INACCETTABILE DI ORGANI DI INFORMAZIONE

 

Riportiamo integralmente, omettendo solo i nomi delle persone coinvolte, la lettera indirizza­ta in data 16 aprile 1996 da A.S. ai Presidenti dell'Ordine dei giornalisti del Piemonte - Valle d'Aosta e dell'Associazione Stampa Valdostana, nonché al Gruppo Minori Informazione istituito presso l'Ordine dei giornalisti di Torino. Anche noi gradiremmo che gli organismi sopra indicati fornissero notizie circa le iniziative assunte.

 

Testo della lettera

 

«Spett. Presidente, in relazione alla morte tra­gica di mio fratello A.S., intendo stigmatizzare il comportamento degli organi di informazione re­gionale. Televisione e giornali hanno fornito la notizia dell'azione disperata di mio fratello in mo­do sensazionalistico, si sono prestati a strumen­talizzazioni da parte di adulti interessati a fare prevalere il proprio interesse, hanno pubblicato il nome della minore coinvolta indirettamente nel fatto di cronaca, violando in questo modo i codici di comportamento sottoscritti dall'Ordine di cui lei è presidente e in particolare la Carta di Trevi­so (ottobre '90 e successive stesure), la Carta dei doveri del giornalista (luglio '93) e la dichiarazio­ne congiunta FIEG/FNSI sui minori e soggetti de­boli inserita nel contratto di lavoro giornalistico. «Nello specifico vorrei segnalarle:

- i servizi televisivi trasmessi a partire dal gior­no 7.4.96 a cura dei giornalisti RAI (un servizio rimbalzato anche sugli schermi nazionali);

- gli articoli pubblicati su "La Stampa" pagina regionale e cronache del 9 e 10.4.96;

- la lettera pubblicata da "La Vallée notizie» (13.4.96) in cui compare il nome della minore coinvolta indirettamente nel fatto di cronaca.

«Inoltre, in almeno tre casi gli autori dei servizi televisivi hanno fornito informazioni a loro dire pubblicate sui giornali (cosa che a me non risul­ta). Questo fatto, sebbene per me meno rilevan­te, mi fa sorgere il dubbio che il Tgr Valle d'Aosta non abbia proprie fonti di informazione, cronisti che si impegnano nella ricerca delle notizie, ma lettori che si limitano a leggere i giornali e a ri­portarli in voce sugli schermi. Ciò naturalmente è solo un mio interrogativo, ma ho ritenuto oppor­tuno trasmetterglielo.

«Sono profondamente offesa, delusa dalla qualità dell'informazione, sconvolta dall'assenza totale di sensibilità, per una persona in condizioni gravissime e poi scomparsa in maniera così tra­gica, dimostrata dagli organi di informazione val­dostani. Unica consolazione le scuse telefoniche del caporedattore del Tgr regionale.

Ho voluto segnalarle solo alcuni dei fatti di cui sono a conoscenza. La pregherei di intervenire attivamente secondo ciò che prevede la sua fun­zione. Gradirei un riscontro. Grazie».

 

(1) Ricordiamo che il Tribunale per i diritti del malato - Movimento federativo democratico, ha ricevuto dal Mini­stro della sanità De Lorenzo ben due miliardi (IVA esclusa) per una ricerca priva di alcun valore scientifico e pratico. Si veda C. Hanau e F. Santanera, "Una indagine costosa e fuorviante del Movimento federativo democratico - Tribu­nale per i diritti del malato", in Prospettive assistenziale, n. 106, aprile-giugno 1994.

 

 

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