Prospettive assistenziali, n. 112, ottobre-dicembre 1995

 

 

MESSAGGIO DEL MINISTRO OSSICINI PER ILA GIORNATA EUROPEA DELLE PERSONE HANDICAPPATE

 

 

In occasione della giornata europea delle per­sone handicappate, il Ministro Adriano Ossicini ha inviato un messaggio molto significativo (che riportiamo integralmente) in cui viene denuncia­ta la situazione di estrema drammaticità delle 40 mila persone "gravissime" e cioè di coloro che «in nessun modo possono fare a meno di un'as­sistenza continuativa giorno e notte».

Il Ministro, riconoscendo che per loro sinora né lo Stato né le Regioni né i Comuni sono inter­venuti in modo adeguato, si rivolge alla sensibili­tà del Parlamento, delle assemblee locali, degli operatori dell'informazione, degli insegnanti e degli educatori.

Ci sembra però giusto che anche il Ministro Ossicini dia il suo contributo:

- predisponendo una adeguata revisione del­la legge-quadro sull'handicap n. 104/1992 e una idonea proposta di riforma del settore assisten­ziale;

- assumendo le necessarie iniziative per com­battere lo scandalo dei falsi invalidi, denunciando l'accordo clientelare stipulato dal Governo Ciam­pi con i Presidenti dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, dell'Ente nazionale sordo­muti e dell'Unione italiana ciechi in base al quale dette associazioni hanno ottenuto di poter istrui­re (gratuitamente) le pratiche relative alle pensio­ni e alle altre indennità, ben sicuri dei lauti incas­si derivanti dall'iscrizione come soci di decine di migliaia di persone;

- revocando la convenzione intervenuta fra il Ministro dell'interno e l'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili a seguito della quale il Mi­nistero corrisponde all'ANMIC la somma annuale di L. 50 mila per ciascun associato che ha sotto­scritto la relativa delega;

- accertando da quali organizzazioni sono sfa­te presentate le domande per le pensioni e per altre indennità da parte di coloro che sono risul­tati essere dei falsi invalidi e segnalando le risul­tanze all'autorità giudiziaria.

 

MESSAGGIO PER LA GIORNATA EUROPEA DELLE PERSONE HANDICAPPATE

 

Domenica 3 dicembre si celebrerà in Europa la Giornata dell'handicap che avrà per tema quest'anno "cittadini a parte intera".

II problema dell'handicap che in Italia riguarda alcuni milioni di persone, ha diversi aspetti, il più importante dei quali è quello dei "gravissimi". Con questa dizione si intendono quelle oltre 40.000 persone che in nessun modo possono fare a meno di un'assistenza continuativa giorno e notte. Per loro sinora né lo Stato né le Regioni né i Comuni hanno potuto intervenire nel modo adeguato. Certamente ci sono colpe per queste omissioni che hanno come drammatica conse­guenza la solitudine delle famiglie di fronte ad un problema molte volte insormontabile.

Mentre assicuro il massimo impegno per ciò che riguarda le responsabilità del Governo in questo settore intendo rivolgermi con questo messaggio a±la sensibilità del Parlamento e delle assemblee locali affinché assumano anche lo­ro, nell'ambito delle proprie prerogative, quelle iniziative legislative senza le quali ogni azione concreta non può essere presa e sostenuta.

Mi rivolgo poi alla sensibilità degli operatori dell'informazione affinché si facciano anch'essi promotori di una opinione più responsabile e documentata sulla realtà dell'handicap nel no­stro Paese. È un appello che è tanto più dram­matico, nella misura in cui proprio in queste set­timane è sulle prime pagine lo scandalo dei falsi invalidi. Mi auguro perciò che dalle macerie di questo nuovo episodio di malcostume, emerga con più forza nei cittadini la consapevolezza della gravità della disabilità vera, quella che per troppi anni è stata penalizzata dalla oscura tra­ma delle false certificazioni e dell'inganno sacri­lego giocato sul bene primario della salute.

Mi rivolgo infine agli insegnanti e agli educa­tori affinché sappiano comunicare agli adole­scenti e ai giovani il senso vero del rispetto di se stessi e degli altri in una parola la cultura dell'accoglienza e della uguaglianza e del ri­spetto per la dignità di ciascuna persona indi­pendentemente dallo stato di salute e dalle ca­pacità fisiche e psichiche. II rispetto assoluto, dunque, delle dignità della persona umana.

 

Roma, 1 dicembre 1995

Adriano Ossicini

Ministro per la famiglia e la solidarietà sociale

 

 

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