Prospettive assistenziali, n. 107, luglio-settembre 1994

 

 

PETIZIONE AL GOVERNO E AL PARLAMENTO SULL'ADOZIONE DEI BAMBINI ITALIANI E STRANIERI

 

 

Il Ministro Guidi ha sostenuto la necessità di modificare la legge 4 maggio 1983 n. 184 "Disci­plina dell'adozione e dell'affidamento dei minori"; per elevare a 50 anni la differenza massima di età degli adottanti.

C'è inoltre il pericolo che vengano modificati i principi fondamentali della attuale legislazione in materia di adozione. In un recente articolo su "Epoca" del 21 agosto 1994 si fa riferimento ad un disegno di legge cui starebbe lavorando il Mi­nistro Guidi e che prevederebbe, tra l'altro, la possibilità di "sanatorie" per quanti si sono pro­curati illegalmente un bambino.

Vivamente allarmate per le suddette dichiara­zioni, l'Associazione amici dei bambini, l'Associa­zione Moncenisio 4, l'Associazione nazionale fa­miglie adottive e affidatarie, l'Associazione roma­na famiglie adottive e affidatarie, il Centro italia­no per l'adozione internazionale, la Commissione minori - Coordinamento nazionale delle comuni­tà di accoglienza (CNCA), il Coordinamento re­gionale di tutela dei minori di Udine, il Gruppo fa­miglie affidatarie di Vicenza e il Movimento di vo­lontariato italiano hanno promosso una raccolta di firme per la presentazione al Governo e al Par­lamento della petizione che riportiamo Integral­mente.

Per la riuscita dell'iniziativa è necessario che la raccolta delle firme, se possibile sostenuta da di­battiti, sia effettuata nel maggior numero possibi­le di città e paesi.

 

Note organizzative per la raccolta di firme

La raccolta di firme è coordinata da un'unica Segreteria organizzativa a livello nazionale che ha sede presso la Sezione lombarda dell'ANFAA, telefono e fax 02-49.85.528, ore 9,30-12 dal lunedì al venerdì.

Le singole Organizzazioni (o i Comitati promo­tori, se la raccolta è promossa insieme ad altri organismi) devono richiedere alla Segreteria i moduli per la raccolta, segnalando l'intestazione del Gruppo promotore locale, con il relativo indi­rizzo, numero di telefono e orario.

La Segreteria organizzativa nazionale provve­de a stampare e spedire i moduli con l'intestazione del Gruppo promotore.

La Segreteria resta a disposizione per ogni chiarimento.

 

 

 

TESTO DELLA PETIZIONE

 

I bambini in situazione di abbandono materiale e morale hanno bisogno di genitori veri, non di nonni. Attualmente vi sono circa 20 domande per ogni bambino adottabile; le richieste sono già troppe ed è assurdo ingolfare i Tribunali per i minorenni di pratiche inutili. Infatti, su 100 domande di adozione, 93 non sono state accolte per mancanza di bambini italiani adottabili.

D'altra parte, in base alle norme vigenti, gli ultracinquantenni possono adottare (fatta salva la differen­za massima di età di 40 anni).

Chiediamo al Ministro Guidi, al Governo e al Parlamento di non innalzare a 50 anni la differenza di età fra gli adottanti e il bambino, ma di conservare il limite attuale di 40 anni.

 

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I minori ricoverati in istituto sono ancora 40 mila. Com'è dimostrato a livello scientifico, la loro perso­nalità è gravemente e spesso irreparabilmente danneggiata a causa delle carenze di cure familiari che l'istituto non può fornire.

Richiediamo quindi l'impegno prioritario del Governo e del Parlamento per:

a) il rilancio delle iniziative alternative al ricovero: ritorno nella propria famiglia, adozione di fanciulli in situazione di abbandono materiale e morale, affidamenti familiari a scopo educativo, creazione di co­munità alloggio di 6-8 posti;

b) la conferma e valorizzazione dell'adozione: dichiarazione tempestiva di adottabilità dei minori in si­tuazione di abbandono materiale e morale, diritto del minore ad una famiglia completa (2 genitori con o senza altri figli), accertamenti delle capacità educative degli adottanti, parità dei diritti/doveri della famiglia adottiva rispetto a quella biologica;

c) l'approvazione di misure idonee a garantire la corretta adozione in Italia di bambini stranieri. Va stroncata ogni forma di mercato con la stipula di accordi con i Governi dei Paesi d'origine dei minori e vanno affidati esclusivamente ad organizzazioni autorizzate il reperimento all'estero dei minori dichia­rati adottabili e il loro trasferimento in Italia.

 

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