Prospettive assistenziali, n. 99, luglio-settembre 1992

 

 

Notiziario dell'Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie

 

 

ASSEMBLEA DELLE SEZIONI TOSCANE

 

In data 24 maggio 1992 ha avuto luogo un'assemblea delle Sezioni toscane dell'ANFAA. AI termine dei lavori è stato approvato il seguente documento: «Le sezioni toscane dell'ANFAA riunite in assemblea per discutere di problemati­che relative all'età minore ed agli affidamenti familiari, avendo constatato, a livello del territorio regionale, una grande varietà e difformità di trat­tamento della realtà dell'affidamento che si pre­senta con:

- scarsità o mancanza di informazioni sul servizio affido e sulle sue modalità e con una conseguente scarsità o mancanza di attivazione del servizio stesso che potrebbe presentarsi come una occasione importante per alleviare difficoltà di diverso tipo dei minori;

- diversità operativa nel sostegno e nel tratta­mento economico nei confronti delle famiglie con affidamenti in corso, spesso con modalità non conformi alla legge n. 184 del 4 maggio 1983;

«propongono:

1. che la Regione Toscana si assuma, relati­vamente alla politica degli affidi, un ruolo centra­le di osservatorio e coordinamento delle iniziati­ve e degli interventi a livello locale, in modo che le modalità di intervento da parte degli Enti locali e delle USL siano coerenti fra loro e al quadro legislativo;

2. che la Regione Toscana provveda alla rea­lizzazione immediata di una anagrafe dei minori affidati a comunità di vario tipo affinché sia pos­sibile provvedere ad una reale programmazione degli interventi;

3. che la Regione Toscana solleciti, sulla base della legge, la costituzione presso gli Enti locali e le USL di una struttura di servizio espressa­mente dedicata alla preparazione degli aspiranti affidatari, al sostegno degli affidi in corso non­ché della evoluzione delle famiglie di origine, al fine di poter aggiornare in modo periodico il rag­giungimento degli obiettivi previsti nei progetti che riguardano i minori stessi;

4. che la Regione Toscana si faccia promotri­ce di iniziative tendenti a configurare dei proto­colli di intesa fra la Regione stessa, gli Enti locali ed il Tribunale per i minorenni per una corretta applicazione della legge e per la corretta gestio­ne dei relativi servizi.

«Si dichiarano disponibili ad ogni forma di col­laborazione in iniziative tese a raggiungere gli obiettivi di fondo sopra indicati».

 

 

CORSO DI AGGIORNAMENTO PROMOSSO DALLA SEZIONE DI NOVARA

 

La sezione di Novara dell'ANFAA ha promosso un corso di aggiornamento (ciclo di conferenze­dibattito) sul tema "Minori, famiglia e ruolo della scuola"; le cui motivazioni e obiettivi sono qui di seguito riportati.

«La scuola di ogni ordine e grado può contri­buire concretamente ad un corretto processo di socializzazione di ogni bambino e ragazzo ed al­la promozione di quel cambiamento culturale che deve vedere il minore soggetto di diritti e non oggetto di bisogni dell'adulto.

«Negli ultimi anni la scuola pubblica ha regi­strato un incremento notevole della frequenza da parte di bambini e ragazzi con situazioni perso­nali o familiari particolari (minori adottati, in affido familiare, ecc.) e si sono create problematiche sociali ed educative connesse anche ai fenomeni della multiculturalità e della inter-razzialità, com­prese quelle legate all'adozione internazionale.

«Gli insegnanti hanno perciò bisogno di una informazione precisa su queste realtà, di occa­sioni per approfondire tali problemi (anche con altri operatori sociali), di un appoggio specifico in determinate situazioni, per comprendere, af­frontare e per operare in favore della piena inte­grazione scolastica - e quindi anche familiare e sociale - di tali minori.

«Va comunque sottolineato che la scuola può contribuire - in termini più generali - al supera­mento di tanti luoghi comuni e di molti pregiudizi ancora presenti nella società e nelle stesse strutture formative. È importante, ad esempio, che la paternità e la maternità adottiva vengano considerate come aventi pari dignità con quella considerata "di sangue". Ma è ancora più im­portante inquadrare questo discorso in una rap­presentazione della famiglia non stereotipata, che tenga conto quindi anche dei nuovi modelli contemplati nella odierna società sociale.

«La scuola è il luogo elettivo in cui l'attività educativa può essere strutturata in modo com­pleto, affiancando all'opera educativa attuale un insegnamento per i "futuri" adulti, grazie al con­tatto continuo e approfondito con gli alunni e, spesso, con le famiglie degli stessi».

Il corso è indirizzato ad insegnanti delle scuo­le materne, elementari, medie inferiori e superio­ri. Numero massimo dei partecipanti: 40. Durata complessiva del corso: n. 20 ore ciascuna della durata di 2 ore e mezza.

 

Docenti del corso

Don Giannino Piana - Teologo;

Dott.ssa Giovanna Manfredda - esperta della scuola - Psicopedagogista comandata ministe­riale presso il Provveditorato agli studi per la Provincia di Novara nel settore handicap e edu­cazione alla salute;

Prof.ssa Marisa Pavone - Direttrice didattica - Insegnante di discipline pedagogiche presso i corsi biennali di specializzazione del Ministero della pubblica istruzione; lavora al gruppo H del Provveditorato agli studi di Torino;

Dr. Proc. Fulvia La Rocca - per la parte legislativa;

Prof. Giorgio Pallavicini - Presidente ANFAA nazionale;

Sig.ra Frida Tonizzo - Assistente sociale ANFAA nazionale.

 

Luogo di effettuazione del corso: Novara, Via Costantino Perazzi 5/E - Aula Magna Scuola Elementare Bollini - 2° Circolo.

 

Materiali:

Un televisore con videoregistratore (in alter­nativa schermo e proiettore per diapositive già in dotazione al Quartiere S. Martino). Specifico materiale didattico sarà a disposizione dei par­tecipanti.

 

Attestato di partecipazione: sarà rilasciato al ter­mine del corso.

 

Programma del corso (orario 16,30-19)

1a giornata (1.10.92): Presentazione e conte­nuti del corso (Provveditore) - Analisi storico­sociale della famiglia (Don Giannino Piana).

2 a giornata (8.10.92): Psicopedagogia dell'età evolutiva (Dott.ssa Manfredda).

3a giornata (15.10.92): Il diritto di famiglia - La legge n. 184/83 sull'adozione e l'affidamento (Dr. Proc. La Rocca).

4 a giornata (22.10.92): Le famiglie in difficoltà con i minori "a rischio" - I servizi sociali - II so­stegno alle famiglie (Ass. soc. Tonizzo).

5 a giornata (29.10.92): L'adozione - L'affida­mento - L'affidamento a rischio giuridico (Prof. Pallavicini).

6 a  giornata (5.11.92) - Otto unità didattiche per parlare a scuola di maternità e paternità (Prof.ssa Pavone).

7 a giornata (12.11.92) - Otto unità didattiche per parlare a scuola di maternità e paternità (Prof.ssa Pavone).

8 a giornata (19.11.92): Conclusioni.

 

 

INCONTRI CON GLI INSEGNANTI ORGANIZZATI DALLA SEZIONE MONZA E BRIANZA

 

Nel mese di aprile 1992 la Sezione Monza e Brianza dell'ANFAA ha organizzato tre incontri con gli insegnanti allo scopo di approfondire le problematiche legate ai minori in difficoltà nella scuola e per aprire un confronto e un dibattito sul tema più vasto di un nuovo concetto di pa­ternità e maternità fondato non solo sui rapporti biologici, ma anche e soprattutto su quelli affet­tivi e formativi, affrontando nel contempo gli aspetti specifici dell'adozione e dell'affidamento familiare. Gli incontri hanno riguardato i seguen­ti temi:

- "Siamo tutti figli adottivi" - Famiglia, scuola, società di fronte a un nuovo concetto di paternità e maternità. Presentazione del libro di Alloero, Pavone, Rosati (5 aprile 1992). Sono intervenuti Giorgio Pallavicini, Marisa Pavone e Mario Tor­tello.

- Collaborazione tra scuola e servizi sociali nell'aiuto ai minori in difficoltà - Rapporti con il Tribunale per i minorenni (10 aprile 1992). Rela­zioni di Elisabetta Bodini Biga, Lucia Mariani e Dante Ghezzi.

- Come la scuola può contribuire a favorire la crescita di una cultura diversa sul concetto di maternità e paternità: problematiche specifiche dell'adozione e dell'affidamento familiare (17 aprile 1992) con la partecipazione di Luisa AI­loero, Aura Rosati e Guido Cattabeni.

 

 

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