Prospettive assistenziali, n. 87, luglio-settembre 1989

CRONICARI FUORILEGGE: UNA SECONDA INDAGINE DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE PENSIONATI CISL

Nel 1984 la Federazione Nazionale Pensionati (FNP) CISL promuoveva una indagine conosciti­va su alcune megastrutture per anziani cronici del Lazio. L'indagine veniva pubblicata l'anno successivo in un volume dal titolo significativo «Cronicari fuorilegge».

Al momento dell'indagine, nelle tre strutture prese in esame, Villa delle Querce a Nemi, Villa Madonna della Letizia a Velletri, Geriatrico Nomentano a Tor Lupara erano ricoverati circa 2 mi­la anziani cronici non autosufficienti «espulsi da­gli ospedali perché considerati ricoverati incongruamente; ex "180" usciti dai manicomi e tor­nati, spesso non senza laceranti e drammatiche esperienze umane, in istituzioni altrettanto totali quali i cronicari, poveri, senza fissa dimora, han­dicappati adulti che trovano nel cronicario l'uni­co luogo disponibile a "garantire" ospitalità» (1).

Una delle strutture censite «Villa delle Querce» di Nemi ha ripetutamente denunciato la FNP CISL per quanto era stato pubblicato nel volume so­praindicato, senza peraltro contestare la verità dei dati le denunce si sono tutte risolte a favo­re della FNP.

Sulle strutture residenziali per anziani cronici non autosufficienti è stata effettuata una secon­da inchiesta, i cui risultati sono stati pubblicati in un dossier dal titolo «Cronicari fuorilegge: la FNP continua la sua indagine sulle strutture per anziani» redatto da Imma La Torre e Tiziana Le­pore (2)

Questa volta sono state scelte cinque regioni espressive delle diverse realtà geografiche del nostro paese: Lombardia e Piemonte per il Nord; Lazio per il Centro; Campania e Sicilia per il Sud.

In queste cinque regioni sono state individuate le megastrutture dei grandi centri urbani. Una scelta «strategica».

Come scrivono le Autrici dell'inchiesta: «È pro­prio qui, nei grandi cronicari che “raccolgono” i vecchi che la grande città rifiuta, che si indivi­dua il punto più drammatico di una condizione che perdura al di sotto di dignitosi livelli di vita, da sempre, e sempre nella impunità e nella indiffe­renza della opinione pubblica e dei pubblici po­teri»

Sono stati visitati 9 cronicari: a Milano il «Pio Alberto Trivulzio» e l'istituto Geriatrico «Redael­li»; a Torino, l'istituto di Ricovero per la Vecchia­ia e l'istituto «Carlo Alberto»; a Roma la Casa di Riposo «Giovanni XXIII» e la Casa di Cura «Merry House»; a Napoli l'istituto «Nosocomio Dentale» di San Giorgio a Cremano; a Messina la Casa di Riposo «Casa Serena» e l'istituto «Collereale».

Le ricercatrici sono entrate nelle strutture, hanno girato nei reparti, scattato fotografie, in orario di visita, a volte (quando è stato indispen­sabile) accompagnati dagli amministratori.

L'indagine, svolta nel maggio 1989, non ha una intenzione di tipo sociologico; vuole essere più semplicemente una fotografia di quello che sano, così come chiunque può verificare, le strutture per anziani nel nostro paese, al Nord come al Sud, in una Italia, per una volta, non divisa in due, ma accomunata da una identica condizione di abban­dono dei vecchi.

Precisano le Autrici: «8 delle 9 strutture visitate sono strutture assistenziali: chi ci vive pa­ga; chi ci vive, anche se malato cronico, non ha assistenza sanitaria; chi ci vive, anche se ha bi­sogno di cure e di riabilitazione, non ha per sé né le une né le altre».

Il dossier, che ha lo scopo di offrire una infor­mazione, di rompere un muro di silenzio e di tol­leranza sempre ingiusta e sempre colpevole, do­vrebbe far riflettere non solo coloro che si inte­ressano delle condizioni dei cittadini più indifesi, ma anche le persone che si preoccupano della loro vecchiaia e che non vogliono domani essere trattati in modo disumano, nel caso in cui fosse­ro colpiti da malattie croniche e da non autosuf­ficienza.

  

(1) Cfr. T. Lepore, Cronicari fuorilegge: una indagine della Federazione Nazionale Pensionati CISL, in Prospet­tive assistenziali, n. 74, aprile-giugno 1986.

(2) Per ricevere la pubblicazione, rivolgersi alla Fede­razione Nazionale Pensionati CISL, Via Alessandria 26, Ro­ma 00198, tel. 06/855.670-861.218-855.906.

 

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