Prospettive assistenziali, n. 86, aprile-giugno 1989

 

 

ALBERGHI ROMAGNOLI E HANDICAPPATI: UNA INDAGINE DELL'ANIEP

GIANNI SELLERI

 

 

Nel n. 80, ottobre-dicembre 1987, di Prospettive assistenziali era stato riportato l'articolo di G. Selleri, la vicenda dell'Hotel K2 di Bellaria: una inammissibile discriminazione.

Riprendiamo il problema, pubblicando i risultati di una indagine campione su 739 alberghi della Riviera romagnola circa il grado di accettazione degli handicappati.

 

La vicenda del K2 ha lasciato irrisolti molti problemi di carattere istituzionale, culturale e giudiziario. Il Comune di Bellaria attende una sentenza della Corte di cassazione circa un suo provvedimento di chiusura dell'Hotel K2, l'ANIEP (Associazione nazionale tra invalidi per esiti di poliomieliti e altri invalidi civili) aspetta da un anno riscontro ad un esposto presentato al Pro­curatore della Repubblica di Rimini per la viola­zione dell'articolo 27 della legge 30 marzo 1971, che stabilisce che in nessun luogo pubblico può essere vietato l'ingresso ai minorati.

Tuttavia l'interrogativo più inquietante è costi­tuito dal fatto che non è stato passibile stabilire se si è trattato di un episodio isolato (di rifiuto, di intolleranza, di ignoranza o di gretto commercialismo), oppure dell'espressione di un atteggiamento diffuso e generalizzato.

Per tentare di chiarire in termini sufficiente­mente rigorosi questa questione, l'ANIEP ha effet­tuato una inchiesta campione in 739 strutture turistiche della Riviera romagnola (da Cattolica a Cesenatico).

Ad ogni albergo abbiamo spedito, nel periodo compreso fra il 7 marzo ed il 7 aprile 1987, due lettere (con firme diverse) con le quali si chiedeva nel medesimo giorno la prenotazione per una famiglia con due anziani e per un gruppo com­prendente due handicappati su sedie a rotelle.

La proposta di prenotazione era riferita al pe­riodo dal primo al diciassette agosto per 8 perso­ne e si richiedeva la presenza di un ascensore con una apertura di circa 60 cm. È stata scelta l'alta stagione non solo perché in quei giorni la domanda equivale o supera l'offerta, ma anche perché le caratteristiche sociologiche e le aspet­tative dei clienti sono in contrasto con la presen­za di qualsiasi forma di «turismo sociale» e quin­di con l'interesse degli albergatori per quanto riguarda l'immagine ed il profitto.

Gli indirizzi sono stati desunti da una pubblicazione dell'Ente provinciale per il turismo di Forlì, del 1985, dal titolo «La costa adriatica di Romagna»; abbiamo scritto esclusivamente ad alber­ghi dotati di ascensore o con il simbolo interna­zionale di accessibilità per carrozzelle (tutti ele­menti desumibili dal medesimo testo).

Per chiarire ulteriormente la metodologia, ri­portiamo di seguito il testo delle due lettere.

 

«Spettabile Direzione,

siamo un gruppo di 8 persone e vorremmo preno­tare un soggiorno dal 31 luglio al 16 agosto, oc­correrebbero 3 camere.

Vi preghiamo di farci avere al più presto i prez­zi e se è possibile alcune informazioni sull'ascen­sore (apertura utile di circa 60 cm) e la disposi­zione della sala da pranzo (tavolo vicino alla por­ta d'ingresso) visto che nel gruppo ci sono due handicappati in carrozzella.

Se il prezzo sarà ragionevole invieremo immediatamente la caparra nella misura da Voi richiesta.

Restiamo in attesa di una vostra risposta scritta.

Distinti saluti».

 

*  *  *

 

«Vi prego di farmi conoscere con urgenza i prezzi di soggiorno per due settimane dal 31 lu­glio in poi; vorrei, se il prezzo è giusto, prenotare per 8 persone (tre camere).

Siamo due famiglie con due ragazzi e i suo­ceri.

Non abbiamo particolari esigenze se non quella dell'ascensore per i nonni.

In attesa di una risposta scritta porgo distinti saluti».

 

Come si può constatare, l'unica variabile fra le due richieste è costituita dalla presenza di due handicappati, mentre tutti gli altri requisiti (perio­do, numero delle camere, ascensore) sono uguali.

Resta da dire che abbiamo descritto il gruppo con due soli handicappati e sei accompagnatori, anzitutto per evitare comportamenti di rigetto o di fastidio che si verificano tra i clienti quando vi sono molti handicappati, e poi per fare in qual­che modo capire che la presenza di alcune bar­riere poteva essere superata con l'aiuto dei sei amici accompagnatori.

Esponiamo i dati essenziali che sono stati rac­colti.

Sono state spedite, nel corso di un mese, 1478 lettere (739 per il gruppo con handicappati e 739 per il gruppo senza).

Il totale delle risposte è stato di 737, così sud­divise:

- per gli handicappati n. 331 pari al 45%;

- per i normodotati n. 406 pari al 55%.

Da questo primo dato non risulta nessuna dif­ferenza significativa nell'atteggiamento nei con­fronti dei due gruppi.

Abbiamo quindi classificato le risposte ottenu­te, sempre distinguendo le due categorie, in po­sitive, negative e interlocutorie (cioè i riscontri che rimandavano ad ulteriori contatti).

 

Gli handicappati hanno ricevuto:

- risposte di accettazione 106;

- risposte negative 166;

- risposte interlocutorie 59.

 

I normodotati hanno avuto:

- risposte di accettazione 301;

- risposte negative 60;

- risposte interlocutorie 45.

 

Incrociando e raffrontando in percentuale si può ora rilevare una netta differenza delle risposte di prenotazione ai due gruppi.

 

Risposte affermative

handicappati 32%;

normodotati 74%.

 

Risposte negative

handicappati 50%;

normodotati 15%.

 

Risposte interlocutorie

handicappati 18%;

normodotati 11 %.

 

Alcune brevi osservazioni: riguardo ai consensi gli handicappati hanno ottenuto meno della metà dei riscontri dei normodotati; circa le negazioni la divergenza è molto più netta (3 alberghi su 4 hanno detto NO agli handicappati). Questo dato viene poi rinforzato se si aggiungono le risposte interlocutorie che significano, almeno nella mag­gior parte dei casi, la difficoltà dell'albergatore a dare subito una risposta negativa e dal fatto che gli handicappati hanno avuto 80 risposte in meno.

Dopo aver constatato che tutte le risposte ne­gative ai normodotati erano dovute alla mancan­za di camere nel periodo richiesto, in una fase successiva abbiamo preso in considerazione i motivi delle negazioni agli handicappati cercando di raggrupparli in quattro classi:

a) l'albergo è inaccessibile per persone con handicap motori,

b) l'albergo è al completo,

c) l'albergo è inaccessibile e completo,

d) l'albergo non è adatto (genericamente si parla di mancanza di «attrezzature»).

Su un totale di 166 NO abbiamo rilevato le se­guenti cause:

- inaccessibilità 71 pari al 42%,

- completo 70 pari al 42%,

- completo e inaccessibile 15,

- generiche 10.

Per quanto riguarda le barriere architettoniche, dalla lettura delle lettere risulta che numerosi operatori considerano inagibile il proprio albergo anche per la presenza di pochi gradini o per il fatto che l'apertura dell'ascensore è di poco infe­riore a quella indicata; in altre situazioni invece si descrive la presenza di gradinate per accedere al livello dell'ascensore o della sala da pranzo.

Poiché appariva di dubbia attendibilità il fatto che il 50% degli alberghi dichiarassero di essere completi già al mese di marzo, abbiamo raffron­tato per ciascun albergo la risposta data per questo motivo agli handicappati, con quella for­nita ai normodotati.

Si è potuto constatare che 40 alberghi che han­no scritto agli handicappati di essere totalmente esauriti, hanno invece accettato la prenotazione dei normodotati, per il medesimo periodo e per lo stesso numero di posti letto.

Questo è indice incontrovertibile e percentual­mente significativo di un atteggiamento di rifiuto o di difficoltà nel concedere ospitalità a portatori di handicap.

Un'ultima parte dell'indagine, che ha dato ri­sultati sorprendenti, è stata relativa agli alberghi, pensioni e hotels, registrati con il simbolo di accessibilità (269 complessivamente).

Abbiamo scritto 538 lettere a queste particolari strutture ottenendo 215 risposte (40%) così sud­divise:

- handicappati 100,

- normodotati 115.

 

Risposte affermative

- handicappati 32,

- normodotati 80.

 

Risposte negative

- handicappati 53,

- normodotati 23.

 

Risposte interlocutorie

- handicappati 15,

- normodotati 12.

Le differenze percentuali fra SI e NO corrispon­dono pressapoco a quelle registrate dalla discus­sione dei dati generali; quello che stupisce è che si tratta in questo caso esclusivamente di strut­ture turistiche che hanno dichiarato e richiesto di essere classificate come «Accessibili agli han­dicappati ».

Abbiamo quindi preso in esame le risposte ne­gative riferite agli handicappati, ed è risultato che su un totale di 54, 21 (pari al 38%) sono mo­tivate dal tutto esaurito, mentre 33 (pari al 61%) sono motivate da inaccessibilità!

Conclusivamente si può affermare, almeno, che la proposta di ospitare portatori di handicap (sia pure in numero limitatissimo), ha provocato nel campione degli albergatori interpellati reazioni di rifiuto (ricordiamo i SI per i normodotati e i NO per gli handicappati) o comunque di preoccupa­zione, mascherate da giustificazioni relative alla inagibilità o alla indisponibilità dei posti letto. Si allegano tre tabelle con dati statistici.

 

 

 

Località

Alberghi con simbolo accessibilità

Totale risposte

Handicappati

SI

NO

Interlocutorie

Normodotati

SI

NO

Interlocutorie

Lettere spedite

Riccione

30

30

15

7

7

1

15

10

4

1

60

Rimini

53

44

20

8

10

2

24

16

5

3

106

Cattolica

24

23

11

4

6

1

12

8

2

2

48

Cesenatico

18

14

6

4

-

2

8

4

3

1

36

Miramare

29

10

4

1

2

1

6

6

-

-

58

Rivazzurra

21

17

6

1

3

2

11

10

1

-

42

Misano Ad.

7

7

4

2

-

2

3

3

-

-

14

Marebello

12

5

2

-

2

-

3

2

1

-

24

Gatteo Mare

3

2

1

-

1

-

1

-

1

-

6

Viserba

8

6

3

-

3

-

3

2

1

-

16

Bellaria

5

4

2

-

2

-

2

-

1

1

10

Bellariva

13

6

3

-

3

-

3

1

-

2

26

Torre Pedr.

8

10

5

1

4

-

5

3

1

1

16

Rivabella

10

11

5

2

3

-

6

6

-

-

20

Villa Marina

6

6

3

-

2

1

3

2

1

-

12

S. Giuliano M.

6

4

2

-

2

-

2

1

1

-

12

Viserbella

7

4

2

1

1

-

2

1

1

-

14

Igea Marina

2

2

1

-

1

-

1

-

-

1

4

S. Mauro M.

3

3

2

-

1

1

1

1

-

-

6

Zadina

4

7

3

1

1

1

4

4

-

-

8

Totale

269

215

100

32

54

14

115

80

23

12

538

 

 

 

 

Località

Lettere spedite

Totale risposte

Handicappati

SI

NO

Interlocutorie

Normodotati

SI

NO

Interlocutorie

Riccione

270

133

62

30

25

7

71

52

13

6

Rimini

248

131

56

24

25

7

75

59

6

10

Cattolica

150

86

38

21

10

7

48

35

5

8

Cesenatico

104

61

28

3

19

6

33

20

6

7

Miramare

98

35

14

3

6

5

21

18

2

1

Rivazzurra

66

29

9

2

3

4

20

18

2

-

Misano Ad.

54

32

16

3

7

6

16

13

1

2

Marebello

50

11

5

2

3

-

6

5

1

-

Gatteo Mare

48

20

11

2

6

3

9

7

1

1

Viserba

48

24

11

1

8

2

13

11

2

-

Bellaria

46

14

7

2

3

2

7

3

2

2

Bellariva

44

15

7

1

6

-

8

4

3

1

Torre Pedr.

40

25

12

2

8

2

13

9

1

3

Rivabella

40

26

10

4

6

-

16

15

-

1

Villa Marina

36

20

9

1

5

3

11

10

1

-

S. Giuliano M.

32

10

5

-

5

--

5

4

1

-

Viserbella

32

10

5

-

5

-

5

4

1

-

Igea Marina

28

18

9

1

8

-

9

3

5

1

S. Mauro M.

26

16

7

-

5

2

9

4

4

1

Zadina

18

13

6

1

3

2

7

5

1

1

Totale

1.478

737

331

106

166

59

406

301

60

45

 

 

 

 

Località

Analisi dei NO agli handicappati

Inaccessibilità

Completo

Miste

Generiche

Riccione

25

10

11

4

-

Rimini

25

10

12

2

1

Cattolica

10

2

6

2

-

Cesenatico

19

11

4

3

1

Miramare

6

3

2

-

1

Rivazzurra

3

1

2

-

-

Misano Ad.

7

-

6

1

-

Marebello

3

3

-

-

-

Gatteo Mare

6

3

2

1

-

Viserba

8

1

5

-

2

Bellaria

3

1

1

1

-

Bellariva

6

3

2

-

1

Torre Pedr.

8

4

2

-

2

Rivabella

6

4

1

-

1

Villa Marina

5

3

1

1

-

S. Giuliano M.

5

4

1

-

-

Viserbella

5

2

3

-

-

Igea Marina

8

3

3

-

2

S. Mauro M.

5

2

3

-

-

Zadina

3

1

2

1

-

Totale

166

71

69

16

11

 

 

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