Prospettive assistenziali, n. 79, luglio-settembre 1987

 

 

LE INIZIATIVE NELL'USSL 27 PER LA PUBBLICIZZAZIONE DELL'AFFIDAMENTO FAMILIARE

FRANCO MONDINO (*) - FRANCO MALERBA (**)

 

 

L'USSL 27, in collaborazione con il Gruppo fa­miglie affidatarie di zona, fin dal 1982 ha promos­so una serie di iniziative per la pubblicizzazione dell'affidamento familiare.

Gli obiettivi che si è inteso raggiungere pos­sono così riassumersi:

- promuovere un modello culturale volto a considerare l'affidamento familiare quale signi­ficativo strumento alternativo al ricovero in isti­tuto di minori;

- contribuire a rivalutare le esperienze di fa­miglie affidatarie della zona;

- procedere al reperimento di nuove famiglie affidatarie;

- attivare una corretta educazione socio-sani­taria che fornisce, tra l'altro, la conoscenza dei servizi socio-sanitari esistenti sul territorio­

- favorire il coinvolgimento, specie a livello di distretto, degli operatori con i gruppi già esi­stenti a livello spontaneo, ad esempio gruppi parrocchiali, assemblee di genitori e/o insegnan­ti nelle scuole, circoli culturali ecc.;

- organizzare incontri pubblici «partecipati», a livello di USSL tra amministratori, operatori, famiglie affidatarie, ANFAA e 9e cosiddette «sedi privilegiate d'informazione» (circoli, organizza­zioni, parrocchie).

La campagna di pubblicizzazione si è artico­lata nelle seguenti fasi:

1) invio di materiale informativo agli organi di stampa, radio ad emittenza locale ecc.;

2) predisposizione di locandine, manifesti e de­pliants illustrativi;

3) coinvolgimento del distretto scolastico di zona;

4) riconoscimento formale del Gruppo famiglie affidatarie di zona con messa a disposizione sia del locale per le riunioni sia di un operatore a supporto del gruppo. Tale riconoscimento ha costituito un valido e preciso riferimento per tutti coloro che sono interessati all'affidamento familiare.

Gran parte del lavoro è stato svolto con le scuole della zona, con l'intento di arrivare a sen­sibilizzare una vasta fascia della popolazione e in modo immediato.

Quindi le iniziative, a tal proposito, attivate sono state:

negli anni 1983/84 con le scuole elementari e medie:

- invio ad ogni classe, attraverso il distretto scolastico, di uno stampato riguardante l'affida­mento familiare, che ha permesso agii insegnan­ti di affrontare con gli alunni e le loro famiglie il problema del disagio minorile;

- partecipazione degli operatori ai consigli di classe e/o alle assemblee dei genitori con io scopo di presentare i servizi socio-sanitari, fa­cendo particolare riferimento all'affidamento fa­miliare;

- assemblee pubbliche, a livello di distretto, realizzate a distanza di tempo dall'invio dello stampato, con presentazione delle esperienze di affidamento condotte dalle famiglie affidatarie;

negli anni 1986/87 con le sole scuole medie inferiori:

Predisposizione di un concorso tra gli alunni delle scuole medie presenti sul territorio dell'USSL 27 per la realizzazione di un manifesto pubblicitario sull'affidamento, di dimensione 50x70 cm. da eseguirsi con qualsiasi tecnica, corredato, se ritenuto opportuno, anche da slogan pubblicitario.

Gli interessati potevano disporre nella stesu­ra sia di locandine, sia di informazioni dirette degli operatori e delle famiglie affidatarie.

Alcuni rappresentanti delle famiglie affidatarie hanno contattato tutti i presidi delle scuole me­die, segnalando ulteriormente l'iniziativa e of­frendo la propria disponibilità ad incontrare le classi interessate.

Gli elaborati pervenuti sono stati 251, prove­nienti da 6 scuole diverse (Scuole medie Nino Costa e A. Viola di Ciriè, Scuole medie di Ca­selle, di Borgaro, di Nole, di San Francesco al Campo), coinvolgendo oltre 300 alunni.

Una giuria composta da un delegato del Comi­tato di gestione, dal Presidente del distretto sco­lastico, dal rappresentante delle famiglie affida­tarie, da rappresentanti del servizio socio-assi­stenziale dell'USSL 27 e da rappresentanti del corpo docente ha individuato l'elaborato classifi­cato primo.

Alla classe a cui apparteneva l'autore dell'elaborato è stato erogato un assegno di Lire 200.000 da utilizzare per le attività didattiche. Tale elaborato, inoltre, sarà utilizzato dal­l'USSL 27 per la prosecuzione della campagna di pubblicizzazione dell'affidamento familiare. Dall'11 al 17 maggio è stata, altresì, allestita una mostra di tutti gli elaborati pervenuti, a con­clusione della quale è stato organizzato un in­contro-dibattito sulle tematiche dell'affidamento. Numerosissimi sono stati i consensi ricevuti sull'iniziativa anche da associazioni nazionali che da anni si interessano dei problemi dell'infanzia in situazioni di difficoltà, poiché questo progetto parrebbe particolarmente significativo nel suo genere (Assemblea nazionale famiglie adottive e affidatarie, Coordinamento genitori democratici, Incontri internazionali di Castiglioncello «Il bam­bino violato», ecc.).

I primi risultati di questa ultima iniziativa sono da riferirsi soprattutto a:

- una maggiore informazione nel senso di un maggior coinvolgimento della popolazione sulle problematiche dell'emarginazione ed in particola­re dell'affidamento familiare (insegnanti à ra­gazzi à genitori);

- maggior crescita culturale che si è dedotta dalla capacità dimostrata dai ragazzi nel recepire le problematiche sottoposte;

- valorizzazione delle esperienze dirette con­dotte dalle famiglie affidatarie;

- incremento del numero delle famiglie dispo­nibili a diventare affidatarie;

- raggiungimento di una maggiore «sintonia operativa» tra operatori e famiglie affidatarie. Nonostante queste positive iniziative è, tutta­via, da evidenziare che nell'USSL 27 la risposta ai bisogni dei minori è ancora incompleta e an­cora non soddisfacente è il rapporto tra realizza­zioni ed obiettivi proposti.

 

 

(*) Coordinatore socio-assistenziale USSL 27 - Ciriè (To).

(**) Componente del Gruppo famiglie affidatarie USSL 27.

 

 

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