Prospettive assistenziali, n. 73, gennaio - marzo 1986

 

 

Notiziario del Centro italiano per l'adozione internazionale

 

 

INFORMAZIONI VARIE

 

1. - Il Ministero per gli Affari esteri - facen­do propri quasi tutti i suggerimenti a suo tempo espressi dal C.I.A.I. - ha emanato il D.M. 28 giugno 1985, che detta «princìpi e criteri per il rilascio dell'autorizzazione allo svolgimento del­le pratiche inerenti l'adozione di minori stranie­ri» agli enti ed alle organizzazioni previste dall'art. 38 della legge 4.5.1983 n. 184.

Si tratta, al di là di talune oscurità del testo di legge, di un importante passo verso l'attua­zione di un serio controllo dell'Ente pubblico sul­le associazioni che operano nel settore delle adozioni internazionali, in un'ottica che mira a superare la spietata logica della «privatizzazio­ne» che è tuttora imperante e che purtroppo l'attuale legislazione continua a consentire, e che dovrebbe, ove attuata con oculatezza, sgom­brare il campo da quel sottobosco che ancora prolifera con la compiacente tolleranza delle au­torità. Particolarmente significativi appaiono, al riguardo, i controlli che dovranno essere svolti nei confronti della gestione, dei bilanci, delle finalità e dei risultati di ciascuna organizzazione.

2. - Nell'agosto scorso, il C.I.A.I. ha organiz­zato un soggiorno di famiglie adottive italiane nella Corea del Sud, con la partecipazione di vari nuclei familiari. Il viaggio, intitolato «Ritorno alle origini», ha offerto l'occasione di interro­garsi sul significato attuale dell'adozione inter­nazionale e per instaurare contatti con le istitu­zioni locali, ed ha segnato un interessante mo­mento di confronto e di esperienza con le meto­dologie di intervento nel campo dell'infanzia ab­bandonata e dei minori handicappati. Importante è stato il contributo dato dai figli adottivi in età compresa tra i 16 ed i 20 anni.

3. - In applicazione del D.P.R. 24.7.1977 n. 616 sul trasferimento ai Comuni dei compiti di inter­vento per i minori soggetti a provvedimenti civili e amministrativi delle autorità giudiziarie mino­rili (art. 23), il Tribunale per i minorenni di Tori­no ha deciso di affidare agli operatori socio-sa­nitari delle U.S.S.L. tutte le future attività istrut­torie relative alle adozioni, ivi comprese quelle internazionali. Con delibera del 22.10.1985 e con circolare del 16.1.1986, la Regione Piemonte (As­sessorato all'assistenza) ha pertanto deciso l'or­ganizzazione di seminari di aggiornamento pro­fessionale per gli operatori sopra indicati, da svolgersi presso le U.S.S.L. sedi di polo forma­tivo. In particolare sono in fase di impostazione i corsi per le U.S.S.L. del quadrante torinese e della provincia (290 operatori) e per la zona di Bricherasio, con la partecipazione, oltre che dei magistrati minorili, degli specialisti del settore e del personale degli uffici unici adozioni, anche dei rappresentanti delle associazioni di famiglie adottive. Detti corsi inizieranno a marzo, e costi­tuiranno una scadenza fondamentale per verifica­re la possibilità di dar vita ad un valido rapporto di collaborazione tra pubbliche istituzioni ed as­sociazioni di volontariato, il quale dovrà ispirarsi ai criteri della trasparenza e della qualificazione, in vista dell'impegno che sarà richiesto alle as­sociazioni stesse sia sul piano della promozione dei diritti dei minori privi di famiglia e della re­lativa sensibilizzazione negli ambiti locali che su quello più strettamente attinente all'assisten­za da prestare alle famiglie interessate all'ado­zione ed alle segnalazioni dei bambini adottabili.

4. - Nei giorni 17 e 18 maggio 1986, a S. Vincen­zo - Riva degli Etruschi (LI), avrà luogo l'assem­blea annuale dei soci del C.I.A.I. Nella mattinata del 3 maggio, con inizio alle ore 9, si terrà un incontro sul tema «Quali famiglie per quali bambini?» con la partecipazione di giudici mino­rili e di operatori socio sanitari della Regione Toscana, ed aperto a tutti gli interessati. Per pre­notazioni, rivolgersi alla segreteria del C.I.A.I. (tel. 02/5458126 e 02,/5458130).

5. - Il 24 ed il 25 maggio prossimo, a Liegi, è previsto l'incontro annuale delle Organizzazioni europee per l'adozione internazionale (il prece­dente incontro si è svolto il 22-24.10.1985 a Stoc­colma). Molti i temi sul tappeto, tra cui il coor­dinamento tra le varie organizzazioni e la rego­lamentazione delle adozioni internazionali da par­te del governo indiano.

6. - Continua il piano di solidarietà che il C.I.A.I. ha da tempo in corso verso vari istituti dell'India del Sud negli Stati del Karnataka (Ullal e Mysore), del Tamil Nadu (Coimbatore) e del Kerala (Mallampuzha e Kummannoor). Sono allo studio, e prossime all'avvio, ulteriori forme di in­tervento: a Bombay per la creazione di un centro per minori figli di lebbrosi, ed a Mysore per dar vita ad un programma di promozione per la don­na ed il bambino, con particolare riferimento al sostegno e all'educazione delle ragazze madri ed alla prevenzione del fenomeno dell'abbandono.

 

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