Prospettive assistenziali, n. 44, ottobre-dicembre 1978

 

 

Libri

 

 

A. L'ABATE, La politica dei servizi tra razionaliz­zazione e rinnovamento, Marsilio Editori, Venezia, 1978, pag. 316, L. 9000.

 

Intendere la salute non come semplice assen­za di malattia, ma come, secondo la dizione dell'Organizzazione mondiale della sanità, «massi­mo benessere fisico, psichico e sociale», com­porta una concezione che deve tener conto delle interrelazioni tra aspetti politici, economici, so­ciali e salute stessa. Se accettiamo questa defi­nizione il soggetto della medicina non è più l'uomo soltanto, ma l'uomo in tutta la sua com­pletezza.

Finora, stante la concezione riduttiva della salute, al centro dell'attuazione non sono stati posti i mezzi per promuoverla, ma solo le tecni­che per combattere le malattie, tecniche che sono dirette alla eliminazione dei sintomi e non delle cause, e soprattutto di quelle di origine sociale e ambientale. In altre parole compito del medico è soprattutto riparare i guasti (quando non siano irreparabili) provocati da un certo tipo di scelte sociali, non la lotta contro tali scelte.

Il libro di L'Abate, che è una raccolta di inter­venti svolti in occasione di convegni, preceduti da un'ampia introduzione metodologica, appro­fondisce i rapporti fra sviluppo economico, tutela della salute e lotta all'emarginazione sociale.

Come scrive l'Autore nella premessa, «Il libro nasce dall'esperienza di lavoro e di riflessione condotta durante vari anni quale programmatore nel settore della sicurezza sociale della Regione Toscana».

L'Abate da oltre venti anni si occupa di ricer­che e studi per la programmazione dei servizi e la politica sociale: prima come volontario nel progetto Dolci in Sicilia, poi come funzionario dell'Amministrazione provinciale di Firenze e at­tualmente della Regione Toscana.

La pubblicazione, che «cerca di mantenere in tutte le sue parti una unità e uno stretto collega­mento reciproco tra teoria e prassi, tra riflessio­ne critica e impegno operativo», ha lo scopo «di stimolare non solo la riflessione su questi problemi (...), ma anche l'impegno concreto nel­la trasformazione di un sistema socio-sanitario, quale il nostro, estremamente costoso ma quasi del tutto inefficiente, che necessita perciò di profonde modifiche che nel volume sono non solo delineate ma anche, almeno in parte, rea­lizzate, dato che molti dei contributi sono rifles­sioni su un lavoro in svolgimento e non semplici studi teorici sulla organizzazione ottimale o fu­tura».

 

 

M.T. TAVASSI LA GRECA, Cosa leggere sull'e­marginazione sociale, Editrice Bibliografica, Milano, 1977, pag. 248, L. 3600.

 

Questo volume consiglia una serie di opere dedicate all'emarginazione in generale e ad alcu­ne manifestazioni particolari di emarginazione, oggi di viva attualità. La prima parte introduce al tema generale dell'emarginazione, alle sue cause e interrelazioni. Si tratta di un problema dalle dimensioni molto vaste, che va inquadrato nell'attuale modello di sviluppo sociale. L'educa­zione, l'informazione, il lavoro, l'ambiente con­tribuiscono a riprodurre il sistema e a essere funzionali ad esso; ciò diventa a sua volta causa di ulteriore emarginazione di persone, gruppi, ecc. Del fenomeno si inizia forse a prendere coscienza oggi, con lo sviluppo delle scienze sociali e con una riflessione più matura sui fe­nomeni di contestazione giovanile. Forse è que­sta la ragione per la quale in questi anni le pub­blicazioni si sono moltiplicate e hanno eviden­ziato le diverse forme di emarginazione presenti nella nostra società. Numerose le riflessioni ana­litiche, gli studi su singole manifestazioni di emarginazione, sui motivi dell'emarginazione in genere e sulle conseguenze sociali del fenomeno.

La seconda parte presenta i tipi di emargina­zione più comuni nella nostra società: emargi­nazione di persone di età «debole», sesso, con­dizioni e situazioni, povertà, di minoranze etni­che, sociali, religiose, politiche. Spinti dalla con­statazione del bisogno e della sofferenza di indi­vidui, privi dei diritti riservati a tutti gli altri, sono nati saggi, ricerche, dibattiti su temi spe­cifici. In essi si mettono in luce gli aspetti della disgregazione sociale, di discriminazione e di violenza dell'uomo sull'uomo, che sembra essere una delle cause di ogni emarginazione. Gli studi sono realizzati tenendo presenti le diverse sfac­cettature del problema: sociologica, psicologica, pedagogica, giuridica, storica...

La terza parte presenta tentativi ed esperimen­ti fatti per offrire un'alternativa all'emarginazio­ne, specialmente nel settore educativo.

(Dalla presentazione)

 

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