Prospettive assistenziali, n. 29 bis, gennaio-marzo 1975

 

 

COMPETENZE DEGLI ENTI DI ASSISTENZA RAGGRUPPATE PER MATERIE

 

 

ENTI DI ASSISTENZA PER ORFANI

 

- Ente nazionale per l'assistenza agli orfani dei lavoratori italiani (ENAOLI);

- Opera nazionale pensionati d'Italia (ONPI) (or­fani di pensionati);

- Opera nazionale per gli orfani di guerra;

- Opera nazionale per gli orfani di guerra anor­mali psichici;

- Opera nazionale di assistenza agli orfani delle zone di confine;

- Opera nazionale per l'assistenza agli orfani dei sanitari italiani;

- Ente nazionale di assistenza per gli orfani ed i figli dei militari della guardia di finanza;

- Ente nazionale di assistenza agli orfani degli agenti di custodia;

- Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell'arma dei carabinieri;

- Opera nazionale di assistenza agli orfani di militari di carriera dell'esercito;

- Opera nazionale per i figli degli aviatori;

- Istituto Andrea Doria per gli orfani dei mari­nai morti in guerra o per cause di guerra;

- Istituti di arti e mestieri per gli orfani dei la­voratori italiani caduti in guerra F.D. Roose­velt;

- Opera nazionale di assistenza per i figli dei vigili del fuoco;

- Istituto nazionale Giuseppe Kirner (assistenza agli orfani dei professori di scuola media);

- Ente nazionale di assistenza magistrale (or­fani di maestri);

- Istituto nazionale «Umberto e Margherita di Savoia» (orfani di operai morti per infortu­nio);

- Istituto nazionale di beneficenza «Vittorio Emanuele III» (orfane nubili maggiorenni di ufficiali pensionati);

Nei casi in cui non esista un ente per l'assi­stenza agli orfani di una specifica categoria deve intervenire l'ONMI.

Possono intervenire anche altri enti quali ECA e Comuni.

I ricoveri sono effettuati:

- in istituti gestiti direttamente dagli enti sopra indicati;

- in istituti pubblici (IPAB);

- in istituti privati;

- in istituti di enti ecclesiastici riconosciuti in base all'art. 29 del Concordato.

 

 

ENTI DI ASSISTENZA PER INVALIDI (1)

 

- Opera nazionale mutilati e invalidi di guerra; - Ente nazionale di lavoro per i ciechi;

- Associazione nazionale mutilati e invalidi ci­vili;

- Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro;

- Fondazione Pro Juventute Don Carlo Gnocchi;

- Ente nazionale per la protezione e l'assisten­za dei sordomuti;

- Unione italiana ciechi;

- Unione nazionale mutilati per servizio;

- Ministero della sanità (rette di ricovero in istituti pubblici e privati) (2);

- Comuni (mantenimento degli inabili del lavo­ro, compresi i subnormali psichici);

- Province (assistenza ai subnormali fisici e psichici; assistenza ai ciechi e sordomuti po­veri educabili);

- Ministero della pubblica istruzione (conven­zioni con enti pubblici e privati per la istitu­zione delle équipes scolastiche psico-pedago­giche-sociali);

- Associazione nazionale famiglie caduti e mu­tilati dell'aeronautica;

- Istituti per ciechi, sordomuti, handicappati fi­sici subnormali (possono essere pubblici, pri­vati, ecclesiastici riconosciuti in base all'art. 29 del Concordato);

- Associazione italiana assistenza agli spastici (gestione ricoveri e ambulatori per spastici). Possono inoltre intervenire altri enti quali ECA, Patronati scolastici ONMI, ecc., nonché, per le singole categorie, gli enti per gli orfani.

 

 

ENTI DI ASSISTENZA PER MINORI NON ORFANI E NON INVALIDI

 

- Comuni (mantenimento in istituti e sussidi ai minori di 15 anni);

- Province (assistenza con contributi o ricoveri ai figli di ignoti, agli illegittimi riconosciuti dalla sola madre purché la prima richiesta di assistenza sia stata fatta prima del 6° anno di età del bambino);

- Patronati scolastici (assistenza agli allievi po­veri delle scuole elementari);

- Consorzi provinciali dei patronati scolastici;

- Opera universitaria (assistenza agli studenti universitari);

- Pubblica sicurezza (invio in istituto dei minori poveri e abbandonati);

- Ente nomadi (assistenza ai figli degli zingari);

- Ente nazionale per la protezione morale del fanciullo (assistenza ai minori in pericolo mo­rale);

- ONMI - sede nazionale, 94 comitati provin­ciali, 8.050 comitati comunali (sussidi, ricove­ri e assistenza ai minori dei 18 anni);

- Commissariato per la Gioventù italiana (ge­stione beni ex GIL, colonie, centri di forma­zione professionale, istituti di ricovero);

- Opera nazionale per le città dei ragazzi;

- INPS (invio in colonie) (3);

- INAIL (invio in colonie);

- Unione italiana assistenza all'infanzia; gli uf­fici periferici sono denominati centri di tutela minorile (assistenza morale e giuridica ai mi­nori, consulenza agli organi giudiziari);

- Consorzi provinciali antitubercolari (ricovero minori predisposti alla tubercolosi. In realtà si tratta invece di minori poveri).

 

 

ENTI DI ASSISTENZA PER ANZIANI

 

- Opera nazionale pensionati d'Italia (case di riposo, convalescenziari, sussidi);

- Enti comunali di assistenza (ECA), uno in ogni comune (case di riposo, dormitori pubblici, sussidi);

- Comuni (mantenimento in case di riposo e in cronicari, dormitori pubblici, sussidi, costru­zione alloggi, assistenza sanitaria ai poveri);

- Ministero dell'interno e Prefetti (sussidi ai singoli, contributi ad enti pubblici e privati);

- Comitati provinciali di assistenza e beneficen­za pubblica (sussidi straordinari);

- INPS (pensioni sociali agli ultrasessantacin­quenni);

- Pubblica sicurezza (invio in case di riposo de­gli anziani in situazione di abbandono e po­vertà);

- Istituto nazionale di beneficenza «Vittorio Emanuele III» (ufficiali pensionati e vedove);

- Regione (assistenza agli anziani segnalati dal­la pubblica sicurezza, contributi per la costru­zione di istituti per anziani e privati, sussidi);

- Tutti i ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri (assistenza agli ex dipendenti);

- Vari fondi di assistenza e beneficenza: assi­stenza alle diverse categorie;

- Istituto nazionale di riposo e cura per anzia­ni - INRCA (costruzione e gestione case di riposo e cronicari);

- Province (assistenza agli anziani malati men­tali. Fino ad un terzo dei ricoverati nei mani­comi sono anziani poveri mai stati malati o guariti);

- Ministero degli esteri (rimpatrio gratuito);

- Casa di riposo per musicisti G. Verdi;

- Casa per i veterani in Turate.

I ricoveri sono effettuati:

- in istituti gestiti direttamente dagli enti sopra indicati;

- in istituti pubblici (IPAB); - in istituti privati;

- in istituti di enti ecclesiastici riconosciuti in base all'art. 29 del Concordato.

 

 

ENTI PER INTERVENTI VARI

 

- Tribunale per i minorenni (dichiarazioni di adottabilità dei minori abbandonati, prescri­zioni ai genitori dei minori semi-abbandonati, decadenza patria potestà, allontanamenti dai genitori, invio in case di rieducazione e rifor­matori, affidamenti al servizio sociale del Mi­nistero di grazia e giustizia, affidamenti a pa­renti o a terzi);

- Giudici tutelari (tutele e curatele, affidamenti, affiliazioni e provvedimenti urgenti);

- Tribunali ordinari (convalida ricoveri coatti in manicomio. Si ricorda che un terzo dei rico­verati nei manicomi sono anziani non malati mentali o guariti);

- Comitati di assistenza minorile (assistenza ai minorenni usciti dalle case di rieducazione);

- Ministero grazia e giustizia (gestione diretta e appalto a terzi di case di rieducazione, ge­stione diretta riformatori e uffici distrettuali di servizio sociale);

- Gratuito patrocinio (assistenza legale ai po­veri);

- Consigli di patronato: 154 in Italia (assistenza ai liberati dal carcere);

- Opera nazionale assistenza ai carcerati;

- Amministrazione per le attività assistenziali italiane e internazionali (viveri e assistenza tecnica a enti e istituti pubblici e privati);

- Ente nazionale per la distribuzione dei soc­corsi in Italia;

- Ente nazionale assistenza lavoratori (ENAL); - Opera nazionale di assistenza per il personale dei servizi antincendi e della protezione ci­vile;

- Ente nazionale per l'assistenza alla gente di mare;

- Opera nazionale per il Mezzogiorno d'Italia;

- Opera nazionale per l'assistenza ai profughi giuliani e dalmati;

- Comitato italiano di difesa morale e sociale della donna (assistenza alle prostitute ed ex prostitute);

- Regioni (assistenza ai profughi);

- Croce Rossa Italiana (formazione personale di assistenza, gestione attività assistenziali compresi istituti di ricovero, distribuzione soccorsi agli istituti pubblici e privati);

- Ente nazionale Giuseppe Kirner (assistenza ai professori di scuola media);

- Fondazione figli degli italiani all'estero.

 

 

ORGANI DI VIGILANZA E CONTROLLO

 

- Presidenza del Consiglio dei Ministri (Ente nazionale distribuzione soccorsi in Italia, ENAL, Commissariato gioventù italiana, Ope­ra nazionale per il mezzogiorno d'Italia, ecc.);

- Ministero del lavoro (ONPI e ENAOLI);

- Ministero della sanità (ONMI);

- Ministero dell'interno e prefetti (Unione ita­liana ciechi, IPAB con sfera d'azione ultrare­gionale, direttive alle Regioni per la vigilanza degli istituti privati);

- Ministero della pubblica istruzione (Istituzio­ni per ciechi e sordomuti e altri inabili);

- Ministero degli affari esteri (Fondazione figli italiani all'estero);

- Ministero della difesa (Enti di assistenza agli orfani delle varie armi);

- Altri ministeri nei confronti di enti specifici;

- Regioni (IPAB con sfera d'azione esclusiva­mente regionale, ECA, istituti privati in base alle direttive del Ministero dell'interno, patro­nati scolastici e colonie);

- Tribunali per i minorenni (26 sedi);

 - Giudici tutelari (899 sedi);

- Tribunali ordinari (ricoveri coatti nei mani­comi);

- Comitati regionali di controllo (controllo sulle delibere delle IPAB);

- Corte dei Conti (controllo dei bilanci degli enti pubblici nazionali);

- ONMI (competente su tutti gli istituti pubblici e privati);

- Consigli Comunali (controllo sulle IPAB ope­ranti sul territorio comunale);

- Enti che affidano gli assistiti ad istituti non gestiti direttamente.

 

 

FINANZIAMENTI DEGLI ISTITUTI PRIVATI DI AS­SISTENZA (4)

 

- Rette da enti che dispongono i ricoveri;

- Ministeri vari (sovvenzioni ordinarie e stra­ordinarie);

- Regioni (contributi alle spese di costruzione, di ristrutturazione e ampliamento degli istitu­ti, sovvenzioni straordinarie);

- Contributi da parte dell'interessato e dei fa­miliari (gli anziani ed i loro familiari sono ob­bligati a pagare le spese di ricovero e il Co­mune interviene solo per la parte che essi non possono sostenere);

- Contributi dall'INAM (per l'assistenza sanita­ria eventualmente fornita dall'istituto ai rico­verati);

- Utili delle lotterie nazionali;

- Reddito del proprio patrimonio mobiliare o immobiliare;

- Lasciti e donazioni di privati;

- Affitto locali al Comune per scuole interne, comprese quelle materne;

- Contributi ordinari e straordinari per le scuo­le interne;

- Assegnazione contributi e/o viveri da parte dell'Amministrazione per le attività assisten­ziali italiane e internazionali;

- Viveri da parte dell'Ente nazionale per la di­stribuzione dei soccorsi in Italia.

  

 

(1) Non esistono mezzi scientifici e tecnici per stabilire l'invalidità. Le valutazioni, salvo i casi gravi che sono di gran lunga i meno numerosi (5-10% al massimo di tutti gli invalidi), sono empiriche e molto spesso arbitrarie perché determinate dalla ricerca di un qualsiasi ente disposto ad intervenire. Lo stesso dicasi per i minori disadattati sui quali interviene anche il Tribunale per i minorenni.

(2) Molti istituti fanno passare per invalidi (soprattutto psichici) minori perfettamente normali al fine di percepire la redditizia retta del Ministero della Sanità (7.000-10.000 lire al giorno), molto superiore a quella prevista dagli altri enti per i minori normali (2.000-3.000 lire al giorno).

(3) Anche per gli orfani.

(4) Compresi quelli ecclesiastici riconosciuti in base all'art. 29 del Concordato.

 

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