Prospettive assistenziali, n. 25, gennaio-marzo 1974

 

 

ATTUALITÀ

 

BREVI NOTE DI DOCUMENTAZIONE SUGLI ENTI DI ASSISTENZA

 

 

Il gruppo parlamentare comunista ha tenuto a Roma in data 12 dicem­bre 1973 una conferenza stampa sul tema «Bilancio 1974 - Miliardi per non assistere - Gli enti inutili e dannosi per l'infanzia».

Nell'occasione è stato diffuso il documento che riproduciamo.

 

 

QUANTO SI SPENDE PER L'ASSISTENZA IN ITALIA (in milioni di lire)

 

Pubblica amministrazione                                                                       349.953,3

Enti locali territoriali:

Comuni                                                   201.847,3

Province                                                 107.935,3

Regioni                                                     34,516,5

                                                                                                             344.299,1

Enti pubblici nazionali di assistenza sociale:                                             101.446,4

E.C.A.                                                      47.295,2

I.P.A.B.                                                  117.032,6

Centri dipendenti da Enti pubblici locali       58.133,2

                                                                                                              22.461,0

Istituzioni di assistenza privata dota­te o meno di personalità giuridica           76.669,3

                                                                                                          1.094.829,1

 

I dati sono stati rilevati dall'1ndagine conosci­tiva sull'assistenza condotta dalla Camera dei Deputati nel 1971, ma sono riferiti al 1967.

Trascurando anche di prendere in considerazio­ne i 76.669 milioni spesi dalle istituzioni di assi­stenza privata, si tratta comunque di una spesa pubblica notevole che già nel 1967 superava i 1.000 miliardi di lire.

Se si tiene conto che a questa cifra occorre ag­giungere le somme spese per la pensione sociale agli ultrasessantacinquenni sprovvisti di reddito che rappresentano un tipico esempio di presta­zioni economiche assistenziali; se si considera che solo un ente pubblico nazionale di assistenza sociale - l'O.N.M.I. - è passato da un contribu­to statale di 24 miliardi e mezzo nel 1969 a 39 mi­liardi nel 1973, mentre il bilancio 1974 prevede un ulteriore aumento di 5,5 miliardi di lire; se si con­sidera infine un incremento naturale della spesa in questi ultimi 6 anni, non è sicuramente lontana dal vero l'ipotesi secondo la quale la spesa gene­rale per l'assistenza si aggirerebbe ormai intorno ai 1.500-1.600 miliardi di lire annui.

 

 

COME VIENE UTILIZZATA LA SPESA PER L'ASSI­STENZA

 

La maggior parte della spesa per l'assistenza viene utilizzata per ricoverare ed emarginare i poveri.

 

Cittadini ricoverati in istituto

 

categorie                                       1958                 1968 (1)             variazione in %

Illegittimi                                      9.110                     6.535                         - 28,27

Orfani                                       111.712                   80.080                         - 28,32

Minori poveri e abbandonati          84.223                   85.582                          + 1,61

Minorati sensoriali                       10.357                   10.570                          + 2,05

Minorati fisici                                4.888                     5.280                          + 8,01

Minorati psichici                          12.740                   25.593                        +100,88

Vecchi indigenti                         102.867                 123.105                        + 11,96

Altre categorie                            23.569                   26.625                        + 13,00

 

(1) Risultano inoltre assistiti dalle Amministrazioni pro­vinciali 178.697 malati di mente e 44.007 minorati psichici, ricoverati in maggioranza negli ospedali psichiatrici, per cui il numero dei cittadini reclusi supera di gran lunga il mez­zo milione di unità.

 

 

1) Poiché i dati risultano forniti all'ISTAT dal Ministero dell'Interno, le cifre rilevate dall'«An­nuario di statistica dell'Assistenza e della Previ­denza Sociale» sono sicuramente errate per di­fetto in quanto mancano i dati dei bambini spa­stici, distrofici, ecc. ricoverati a carico del Mini­stero della Sanità, così come non sono inclusi nelle cifre riportate i 6.278 ragazzi ricoverati a carico del Ministero di Grazia e Giustizia in 119 istituti di rieducazione minorile, spesso in attesa di giudizio, la cui unica «colpa», a volte, è quella di appartenere a famiglie povere.

2) Mentre nel complesso il numero dei bambi­ni ricoverati tende a diminuire (illegittimi e orfa­ni) soprattutto grazie all'intervento della legge per l'adozione, aumenta invece notevolmente il numero dei minorati psichici ricoverati, e questo avviene per la mancanza di servizi territoriali sa­nitari e sociali per il recupero e la riabilitazione degli handicappati.

Nelle regioni del nord i bambini poveri e ab­bandonati ricoverati si riducono, sia pure lenta­mente, passando da 40.047 a 36.638 (-8,52%); negli stessi dieci anni considerati, i bambini po­veri ricoverati nelle regioni del mezzogiorno pas­sano da 25.252 a 33.063, con un aumento del 30,93%. Il dato conferma la gravità del fenomeno se si considera che anche nelle regioni del nord i bambini poveri ricoverati appartengono in larga misura a famiglie di immigrati dal Mezzogiorno d'Italia o a famiglie di lavoratori meridionali emi­grati all'estero, costretti a lasciare i loro figli ne­gli istituti di ricovero nelle città e nelle regioni di confine.

In Inghilterra i bambini ricoverati in istituzioni permanenti sono 20.000.

 

 

ALTRI ESEMPI DEL MODO COME VIENE UTILIZ­ZATO IL DENARO PUBBLICO DESTINATO ALL'ASSISTENZA

 

Dal Bilancio preventivo 1974 dello Stato.

 

Capitolo 2712 - Spese assisten­ziali di carattere riservato    L. 120.000.000

Capitolo 2783 - Assegnazioni vi­talizie e sussidi alle famiglie dei danneggiati politici del 1848-1859 delle province na­poletane e siciliane ed a quel­le dei danneggiati e beneme­riti politici del Risorgimento  L. 28.200.000

 

*  *  *

 

È provato che gli istituti di assistenza spesso non servono ad educare, come le case di riedu­cazione per minorenni, così come sono concepite e strutturate, non servono a «rieducare».

Il 67% dei ragazzi ricoverati in istituti di riedu­cazione proviene da istituti di assistenza.

L'85% dei ragazzi già ricoverati in case di «rie­ducazione» ritorna puntualmente in istituto.

Ad Ostuni (Brindisi) si trovano nella casa di rieducazione di «Villa Nazareth» 80 bambini dai 5 ai 9 anni.

Questi dati mettono in risalto il valore dell'a­zione intrapresa dal l'amministrazione comunale di Perugia contro il Ministero di Grazia e Giusti­zia per impedire che 500 milioni dello Stato siano sprecati nella costruzione di una nuova casa di rieducazione per minorenni che avrebbe il solo scopo di assommare alla violenza sociale (che è all'origine della devianza dei ragazzi) un'altra vio­lenza istituzionalizzata.

 

 

ALCUNI ESEMPI DI DUPLICAZIONE DI COMPE­TENZE, DI CONFUSIONE E DI ORIENTAMENTI MEDIOEVALI DEI QUALI È ANCORA INTRISA L'ASSISTENZA IN GENERE E L'ASSISTENZA ALL'INFANZIA IN PARTICOLARE

 

(Dai compiti e funzioni degli enti nazionali e delle opere pie).

 

«Provvedere alla distribuzione gratuita alla po­polazione civile di soccorsi che siano inviati dall'American Relief for Italy Inc. secondo le inten­zioni del medesimo donatore» (ENDSI).

«Controlla l'attuazione dell'accordo relativo agli aiuti degli Stati Uniti concluso il 4-7-1947, ne cura e gestisce il relativo fondo, cura la forma­zione e la gestione del Fondo lire UNRRA» (AAI).

«L'opera ha lo scopo di provvedere alla prote­zione giuridica e all'assistenza materiale e mo­rale degli orfani di guerra dal 6° anno di età al 21° e oltre, qualora si tratti di interdetti per infermità mentale e di orfani che debbono essere collocati al lavoro» (ONOG).

«Assistere gli orfani di guerra anormali psichi­ci ed anche altri anormali psichici in genere» (ONAOGAP).

«L'opera si propone di soccorrere gli orfani di guerra con preferenza per quelli di età inferiore ai 6 anni, l'assistenza è esercitata soprattutto at­traverso il ricovero in propri istituti fino a 19 anni per i maschi e 21 anni per le donne» (Opera Na­zionale per il Mezzogiorno d'Italia).

«L'ente ha lo scopo di provvedere al manteni­mento, all'educazione morale, civile e professio­nale degli orfani dei lavoratori» (ENAOLI).

«L'ente ha io scopo di provvedere all'educazio­ne degli orfani dei militari della guardia di finanza di qualsiasi grado. L'ente dispone di propri col­legi» (ENAOMGF).

«È scopo dell'opera assistere moralmente e materialmente gli orfani dei militari dell'arma dei carabinieri con il ricovero in collegi direttamente gestiti o convenzionati e con altre provvidenze ausiliarie».

L'opera è affiancata da un patronato di «madri­nesse» (ONAOMAC).

«Assistere i figli del personale militare e civile dell'aeronautica mediante il ricovero nei propri convitti e con altre forme ausiliarie di assisten­za» (ONFA).

«Assistere gli orfani di operai italiani morti per infortunio sul lavoro mirando ad ottenere che diventino anch'essi operai ed agricoltori e che siano allevati, educati ed istruiti nell'ambiente e nei modi propri della classe cui appartengono» (Istituto Nazionale Umberto e Margherita di Savoia).

«Mantenere agli studi fino al conseguimento di una laurea universitaria giovani bisognosi e "di famiglia decaduta, ma civile"» (Opera Pia Bertocchi di Bologna).

«Protezione e assistenza dei minorenni mate­rialmente e moralmente abbandonati» (ONMI).

«L'Ente ha lo scopo di provvedere all'assisten­za dei minori che si trovano in stato di pericolo morale e di traviamento e siano esposti ad atti­vità antisociali in genere» (ENPMF).

«Protezione e assistenza dei minorenni travia­ti e delinquenti» (ONMI).

«Assistere nella provincia di Brescia i bambini abbandonati, discoli, fino agli anni 21».

«L'ammissione di giovinetti ad usufruire dell'assistenza dell'istituzione è subordinata alle se­guenti condizioni:

- età di regola non minore di 8 né maggiore di 14 anni;

- appartenenza alla razza ariana, sana costitu­zione, essere vaccinato, non deficiente, anche se recuperabile» (Statuto Fondazione Provinciale Bresciana per l'assistenza minorile).

«Assistenza ai fanciulli di qualsiasi età appar­tenenti a famiglie bisognose» (ONMI).

«Ricoverare povere fanciulle abbandonate o trascurate con preferenza per le orfane per edu­carle e istruirle in modo che si procaccino il vitto con servizio o lavoro» (Opera Pia Croce e Carmine di Bologna).

«Ricoverare, mantenere, istruire ed educare le povere orfanelle d'ambo i genitori e dotarle qua­lora vadano a marito» (Pio Orfanotrofio femmini­le di Cotignola).

«Offrire un asilo gratuito a quelle giovani po­vere che, dopo una vita dissipata e poco corretta, desiderano di essere aiutate a riformare la pro­pria condotta ed abilitarsi a guadagnare un pane onorato» (Istituto Buon Pastore di Parma).

 

NOTA - L'elenco potrebbe continuare per quasi tutti gli enti assistenziali e le 9.407 IPAB esisten­ti, anche se spesso le mutate situazioni hanno obbligato, nei fatti, a superare le norme degli sta­tuti; le norme in essi contenute confermano lo stridente anacronismo con i moderni orientamen­ti che dovrebbero ispirare l'assistenza e i servizi sociali.

 

 

ENTI ASSISTENZIALI ESISTENTI IN ITALIA

 

Enti pubblici nazionali di assistenza so­ciale                                                                           28

Associazioni e enti nazionali con com­piti di assistenza                                                           23

Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza                                                               9.407

Enti Comunali di Assistenza                                                                                             8.055

Centri di assistenza dipendenti da Enti pubblici                                                                  5.718

Istituzioni caritative e assistenziali operanti nella sfera d'azione della Chiesa cattolica          13.027

                                                                                                                                    36.258

A tale cifra vanno aggiunti 19 Ministeri che svolgono attività assistenziali, tutte le Province e tutti i Comuni italiani.

 

 

ELENCO DEGLI ENTI NAZIONALI DEI QUALI IL GRUPPO PARLAMENTARE COMUNISTA HA PROPOSTO LO SCIOGLIMENTO

 

(Proposta di legge n. 426).

 

1) Amministrazione per le attività assistenzia­li italiane e internazionali (AAI).

2) Opera nazionale per la protezione e l'assi­stenza della maternità e infanzia (ONMI).

3) Opera nazionale pensionati italiani (ONPI).

4) Ente nazionale assistenza orfani lavoratori italiani (ENAOLI).

5) Ente nazionale per la distribuzione dei soc­corsi in Italia (ENDSI).

6) Commissariato per la gioventù italiana - ex GIL (GI).

7) Fondazione figli degli italiani all'estero (FFIE).

8) Opera nazionale di assistenza all'infanzia delle regioni di confine (ONAIRC).

9) Opera nazionale per i figli degli aviatori (ONFA).

10) Ente nazionale lavoro per i ciechi (ENLC).

11) Ente nazionale per la protezione morale del fanciullo (ENPMF).

12) Istituto nazionale di beneficenza «Vittorio Emanuele III».

13) Istituto nazionale «Umberto e Margherita di Savoia».

14) Opera nazionale per l'assistenza degli or­fani dei sanitari italiani (ONAOSI).

15) Unione italiana di assistenza all'infanzia (UIAI).

16) Ente nazionale di assistenza per gli orfani ed i figli dei militari della guardia di finanza (ENAOMGF).

17) Istituto «Andrea Doria» per gli orfani dei marinai morti in guerra o per cause di guerra.

18) Istituto di arti e mestieri per orfani dei la­voratori italiani caduti in guerra «F.D. Roose­velt».

19) Opera nazionale di assistenza per gli or­fani di militari di carriera dell'esercito.

20) Opera nazionale di assistenza per gli orfani di militari dell'arma dei carabinieri (ONAOMAC).

21) Opera nazionale di assistenza per i figli dei vigili del fuoco.

22) Opera nazionale per il Mezzogiorno d'Italia.

23) Opera nazionale per le città dei ragazzi (già Opera per il ragazzo della strada).

24) Ente di assistenza orfani agenti di custo­dia.

25) Opera nazionale per l'assistenza agli orfa­ni di guerra anormali psichici (ONAOGAP).

26) Fondazione pro juventute «Don Carlo Gnocchi».

27) Associazione nazionale mutilati invalidi ci­vili (AMNIC).

28) Opera nazionale orfani di guerra (ONOG).

 

Il Gruppo parlamentare comunista ha proposto inoltre lo scioglimento delle 9.407 Istituzioni Pub­bliche di Assistenza e Beneficenza e degli 8.055 Enti Comunali di Assistenza attribuendo le rela­tive funzioni, uffici, personale e patrimoni ai Co­muni nel cui territorio sono localizzati.

 

 

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