Prospettive assistenziali, n. 23, luglio-settembre 1973

 

 

SPECCHIO NERO

 

 

RAVVEDIAMO I RAGAZZI ESTROVERSI, RIAPPACIFICHIAMO I GENITORI GUASTATI

 

Come è previsto dal potere il funzionamento del lavoro sociale? Il la­voro sociale accresce di continuo il suo campo d'azione e si trova larga­mente impiantato nelle fabbriche e nelle amministrazioni; questa crescita e tale evoluzione ha un rapporto con la natura e l'evoluzione del nostro si­stema economico?

È vero che il lavoro sociale si è inserito all'interno di una grande fun­zione, che continua a prender dimensioni sempre maggiori, e che è una funzione di sorveglianza-correzione?

A queste domande hanno tentato di rispondere psicologhi, sociologhi, operatori sociali (Vedi anche Esprit in Prospettive Assistenziali N. 20). Anche l'Unione Industriale ha una sua risposta: «lo stabilimento evi­denzia casi sociali delicati in continuazione», la rete dei servizi sociali del­le aziende vi mette rimedio. Anzi il supplemento a «Servizio Sociale» (n. 12, dicembre 1972) con «autentica soddisfazione - così osserva - si è estesa la ricerca di un perfezionamento nel meccanismo del soccorso pubblico e privato» per l'anno 1972. A questo punto avremmo preferito una lettura di «cifre aride», magari ottimistiche, ma che ci ponessero di fronte ad una realtà con atteggiamento critico, invece con questa retorica per sud­diti, con questa visione da corte dei miracoli, ci viene ammannito il consun­tivo 1972:

«L'Assistenza sociale di fabbrica ha seguito giorno per giorno siffatta evoluzione concettuale e realizzatrice, si è preoccupata di ridurre ogni disagio, non ha posto freno alla propria presenza attiva con ottimi effetti. Al di sopra delle cifre, di per sé notoriamente aride, si può dire che le Assi­stenti hanno prodigato consapevole contributo a che sorridesse il bimbo assetato di calore umano nei suoi mille e diversi problemi, si ravvedesse il ragazzo estroverso, si riappacificassero i genitori guastati da reciproca incomprensione, si ricuperassero i disadattati, risanassero gli infermi, si ovviasse alla disoccupazione nei suoi molti aspetti, si confortassero la vedova e gli orfani, si sostenessero gli anziani. Ed è questa solo una ra­pida modesta sintesi raccolta nella parabola di una vita, per non dire de; casi sociali più delicati che la stabilimento evidenzia in continuazione. So­no riflessioni favorite, del resto, dalla non trascurabile rete dei servizi so­ciali».

Segue l'elenco di 75 aziende fra le quali: Aspera Frigo, Compagnia Ita­liana Westinghouse, Elli Zerboni, Farmitalia, Fergat, Fondazione «Edoardo Agnelli», Magnoni e Tedeschi, Martini & Rossi, Nebiolo, Officine Monceni­sio, Officine Savigliano, Paracchi, Pininfarina, Pirelli, Superga, Venchi Uni­ca, FIAT, Michelin Italiana, Olivetti, RIV-SKF, Snia Viscosa, Vallesusa Indu­strie Tessili, Wamar Biscotti.

 

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