Prospettive assistenziali, n. 21, gennaio-marzo 1973

 

 

NOTIZIARIO DEL CENTRO ITALIANO PER L'ADOZIONE INTERNAZIONALE

 

 

Il C.I.A.I. condivide quanto l'International Social Service degli Stati Uniti ha stabilito come procedura per la realizzazione di adozioni interna­zionali, in accordo con il Governo del Bangla Desh.

 

Memorandum

 

Nessun governo o popolo normalmente consi­dera come il meglio l'adozione dei suoi bambini all'estero. Tuttavia, nell'emergenza in cui si tro­va oggi il Bangla Desh, l'adozione internazionale può essere considerata la migliore alternativa per alcuni bambini orfani o abbandonati.

L'adozione internazionale non intende sosti­tuirsi ai sistemi nazionali e locali di assistenza all'infanzia. È un'alternativa da utilizzare in quel­le circostanze in cui altre forme di assistenza fa­miliare non sono possibili. Dalla seconda guerra mondiale decine di migliaia di bambini abbando­nati, orfani, illegittimi e di sangue misto hanno trovato la loro famiglia al di fuori del proprio paese.

L'esperienza ha dimostrato che l'adozione in­terrazziale ha molto successo dal punto di vista del bene del bambino quando è realizzata da esperti con appropriate precauzioni. Poiché l'a­dozione internazionale è una forma di assistenza all'infanzia che coinvolge sistemi sociali e legi­slativi di differenti paesi, è importante che le adozioni dal Bangla Desh avvengano alle seguen­ti condizioni:

1) Solo agenzie qualificate e con esperienza sono autorizzate a collocare i bambini dal Bangla Desh in famiglie adottive all'estero.

2) Il Governo del Bangla Desh assume la re­sponsabilità legale (tutela) per quei bambini che hanno bisogno di famiglie adottive all'estero an­che se le procedure di pre-adozione e adozione possono essere affidate ad altri.

3) Una sola agenzia governativa o organizza­zione autorizzata ha completa autorità per sorve­gliare l'intero processo dell'adozione, includente:

a) determinazione dello stato di abbandono dei bambini proposti per l'adozione internazio­nale,

b) vigilanza sulla pre-adozione,

c) autorizzazione a agenzie internazionali a collocare i bambini del Bangla Desh,

d) preparazione dei necessari documenti, in­cludenti il certificato di nascita, autorizzazione per l'adozione, documenti di viaggio e altri, ne­cessari per il paese d'immigrazione.

4) L'adozione internazionale deve essere fat­ta tenendo presenti le conclusioni a cui sono ar­rivati un gruppo di specialisti dell'adozione in­ternazionale che si incontrarono a Ginevra nel 1957 e nel 1960 sotto gli auspici delle Nazioni Unite e dell'International Social Service. Queste conclusioni, riportate nell'appendice, dovrebbero essere utilizzate come guida per l'adozione inter­nazionale dal Bangla Desh al fine di assicurare la protezione del bambino, della sua famiglia natu­rale e della sua famiglia adottiva.

 

Appendice

 

Nessun bambino dovrebbe essere trasferito da un paese all'altro a scopo di adozione senza adeguate garanzie sociali e legali che tutelino tutte le parti in causa e in special modo il bam­bino.

 

1. Garanzie sociali

A) Studio sociale del bambino. Nessun bambi­no dovrebbe essere adottato al di fuori del suo paese d'origine prima che un servizio sociale specializzato e riconosciuto abbia studiato lo sta­to di salute, lo sviluppo psico-fisico, lo stato di abbandono e la reale impossibilità ad essere ac­colto stabilmente in una famiglia del suo paese. È inoltre necessario che i genitori biologici che si separano dal bambino siano pienamente infor­mati e consapevoli del significato dell'adozione, con particolare riguardo alla finale ed irrevoca­bile interruzione del rapporto, anche giuridico, con il bambino stesso.

B) Studio sociale dell'aspirante famiglia adot­tiva. Lo studio dell'aspirante famiglia adottiva de­ve essere fatto da un competente servizio socia­le allo scopo di determinare l'idoneità psico-so­ciale e giuridica dei genitori adottivi. Tale studio deve particolarmente evidenziare la capacità di accogliere ed educare un bambino con caratteri­stiche somatiche diverse.

C) La dichiarazione legale di adozione deve essere preceduta da un sufficiente periodo di convivenza con gli aspiranti genitori adottivi. Le­gami familiari e permanenti devono essere le­galmente stabiliti solo dopo che vi è stato un tempo sufficiente per lo sviluppo di relazioni so­ciali soddisfacenti fra i genitori e il bambino. Do­po aver collocato il bambino l'agenzia responsa­bile dovrebbe seguire la famiglia, consigliarla, e far pervenire al Tribunale un suo parere e even­tuali osservazioni, in vista della dichiarazione le­gale dell'adozione.

 

2. Garanzie legali

A. Trasferimento di custodia a un'agenzia so­ciale autorizzata. È importante che i genitori na­turali o il tutore trasferiscano la custodia del bambino a un'agenzia sociale autorizzata del pae­se nel quale il bambino immigrerà.

Questa procedura dovrebbe rispondere alle esigenze delle leggi sull'adozione della maggior parte dei paesi, stabilendo delle responsabilità legali verso il bambino da parte del paese in cui è immigrato, rendendo così possibile la sua pro­tezione in caso di emergenza prima che l'adozio­ne legale avvenga. Il trasferimento di custodia e lo stato di abbandono devono avvenire secondo le leggi del paese del bambino.

B. Adozione legale completata secondo le leg­gi del paese dove risiedono i genitori adottivi.

È meglio per il bambino e per i genitori adotti­vi se i loro diritti e doveri reciproci sono stabili­ti secondo le leggi del paese dove il bambino ri­siederà permanentemente. Così l'adozione lega­le dovrebbe avvenire secondo le leggi del paese dei genitori adottivi. L'assicurazione che l'adozio­ne legale sarà possibile secondo le leggi del paese dei genitori adottivi dovrà essere ottenuta prima di collocare il bambino. È pure desiderabi­le essere certi che il bambino potrà diventare un cittadino del paese in cui egli immigra per assi­curare la sua completa integrazione nella società del suo nuovo paese.

 

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