Prospettive assistenziali, n. 3-4, luglio-dicembre 1968

 

 

EDITORIALE

 

APPELLO A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA'

 

 

 

Questo numero sui problemi della adozione speciale raccoglie un complesso di studi, frutto delle meditazioni e delle esperienze di un grup­po di giuristi, sociologi, operatori sociali, edu­catori, e vuole essere uno sprone per tutti gli uomini di buona volontà che hanno veramente a cuore il problema fondamentale dell'equilibrato sviluppo formativo ed educativo dei minori.

Si consideri che sono oltre trecentomila i mi­nori ricoverati in istituti e che molti di essi so­no privi di assistenza materiale e morale da par­te dei genitori o dei parenti tenuti a provvedervi, che esiste, pertanto, tuttora un ragguardevole numero di minori che dovrebbero essere dichia­rati in stato di adottabilità e venire poi affidati a valide famiglie adottive, le cui richieste, come è ben noto, superano il numero dei bambini in stato di abbandono.

La legge fondamentale 5 giugno 1967 n. 431 segna davvero una svolta nell'ordinamento giu­ridico italiano, perchè pone per la prima volta in primo piano l'interesse preminente del mino­re, perchè conferisce ai minori una diretta tutela giuridica, la cui sorte non viene più lasciata alla discrezionalità meramente amministrativa, ma affidata all'opera intelligente, umana e sollecita del Giudice. E' estremamente importante, dun­que, che i magistrati si rendano conto della ec­cezionale funzione e missione che ha loro affi­data il Legislatore e che si rendano conto che la loro opera può veramente segnare una svolta importante della società, perchè la educazione del bambino e del fanciullo è la prima base, il dato essenziale per un equilibrato sviluppo dell'uomo di domani.

L'Unione per la promozione dei diritti del mi­nore si augura che gli studi che ha l'onore di presentare costituiscano una valida guida per la piena comprensione dei gravi problemi giuri­dici, umani e sociali che la nuova Legge ha po­sto, e soprattutto per la pronta e sollecita appli­cazione della Legge stessa. L'Unione si augura che questo primo anno di troppa scarsa appli­cazione della legge trovi una compensazione in una più pronta e completa applicazione fu­tura della stessa, mediante una più fattiva de­dizione di tutti gli operatori chiamati a tradurre nella concreta realtà il disegno del Legislatore.

E' sommamente importante che i dirigenti de­gli Uffici Giudiziari si rendano conto della pri­maria rilevanza dei Tribunali e delle Procure per i minorenni e dei Giudici tutelari e cooperino, nella massima possibile misura, al buon funzio­namento di detti uffici, in attesa che una Legge organica sani una buona volta, in radice, la fra­gilità di tali uffici; è necessario che si applichi­no a tali Uffici giudiziari magistrati scelti e pre­parati, cancellieri, segretari e personale adegua­to, e che si provvedano gli indispensabili stru­menti di lavoro.

L'Unione rivolge un caldo appello, pertanto, al Consiglio Superiore della Magistratura, al Parlamento, al Ministro di Grazia e Giustizia, agli Organi tutti del Governo e ai Capi delle Corti di Appello, delle Procure, dei Tribunali e delle Preture.

L'Unione si augura che gli studi contenuti nel presente numero della sua rivista valgano a por­tare luce e aiuto a tutti gli operatori sociali, a far comprendere appieno a tutti la nobiltà della missione conferita dal Legislatore.

«Amor ci mosse» per il raggiungimento di questa altissima meta; lo stesso amore guidi, conforti e illumini chi ha cura dell'avvenire dei minori.

EMILIO GERMANO

 

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